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Laurea in tasca… e ora?

19 marzo 2024

Laurea in tasca… e ora?

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Dalla sinergia tra l’associazione studentesca “InForMates 2.0”, Elisa Zanardini, tutor di stage della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e l’ufficio Stage&Placement della sede bresciana è nato "Laurea in tasca… e ora?" ospitato nella sede di via Garzetta.

Un incontro ideato dagli studenti per gli studenti, dettato dalla curiosità di capire quanto una laurea nelle discipline STEM possa essere appetibile nel mondo del lavoro e scoprire qualcosa in più sulle prospettive lavorative concrete.

Nove speakers hanno animato la mattinata, raccontando la loro esperienza professionale che spesso è iniziata con la formazione sui banchi della facoltà di matematica o fisica della Cattolica.

Nella prima sessione si sono concentrati gli interventi di laureati in Fisica che oggi operano nell’area Ricerca e sviluppo di grandi aziende e multinazionali (Andrea Ronchi - Innovation and Predictive Technologist, Daniele Rizzi - R&D Modeling and Simulation Competence Center Manager, Federico Accetta - Delivery manager cloud and security expert labs Italy), oltre a Sara Bagossi, giovane ricercatrice in ambito accademico.

Successivamente gli studenti hanno ascoltato le esperienze di alcuni “Data Analyst”, “Data scientist” e “Quantitative Analyst”, ossia figure professionali chiamate a gestire, analizzare e interpretare grandi moli di dati, spesso anche per elaborare stime predittive degli andamenti di specifici settori.

Ottiavia Filini (laureata in Matematica) è Data Analyst, Machine Learning Engineer and Software Develop nel settore oculistico, Immacolata Marano (Matematica) è Data Scientist in ambito bancario, settore nel quale Nicola Picchiotti, dopo la laurea in Fisica, è Senior Quantitative Analyst. Market, Operational & Pillar II Risks Validation. 

Martina Drago (matematica) è Functional Analyst - Application Management Division nel settore dei sofware finanziari, mentre Luca Pirarba, laureato in Applied Data Science for banking e finance, è Renewable and Storage Energy Portfolio Analyst nel settore dell’energia e metallurgia.

A prescindere dall’ambito occupazionale, “flessibilità” è la parola chiave emersa da ciascuna presentazione. Ciò che infatti rende un laureato in discipline STEM molto apprezzato dalle aziende è soprattutto la capacità di adattarsi ai contesti più disparati, distinguendosi per l’attitudine a sviluppare soluzioni originali a problemi complessi.

Nessuno dei presenti ha riscontrato difficoltà nel trovare lavoro dopo la laurea. E anche se non tutti sono impiegati in ambiti immediatamente collegabili alle materie di studio, le competenze sviluppate hanno loro permesso di adattarsi con successo alla richiesta delle aziende. 

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Redazione

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