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Le donne sanno ridere e scrivono commedie al femminile

15 marzo 2024

Le donne sanno ridere e scrivono commedie al femminile

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Valorizzare e supportare la scrittura e la realizzazione di prodotti audiovisivi comici ideati, scritti e diretti da donne. Questo è stato l’obiettivo del workshop “Le donne sanno ridere: scrivere commedie al femminile. Laboratorio di scrittura di genere e pitching contest” che l'Università Cattolica ha ospitato dal 6 all'8 marzo. 

Smantellare gli stereotipi di genere, promuovendo una cultura dell'inclusione e dell'uguaglianza nel mondo della produzione cinematografica e audiovisiva italiana, è stata la mission pensata per l'evento che non ha rappresentato solo un’opportunità per le autrici di confrontarsi con un genere tradizionalmente dominato da figure maschili, ma ha anche offerto uno spazio per affrontare tematiche importanti e sperimentare nuove forme di scrittura e narrazione.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Ateneo (Almed), Sguardi Altrove Film Festival (SAFF) e Women in Film, Television & Media Italia, con il patrocinio dell’Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti (A.G.I.C.I.), 100 Autori, CNA audiovisivo, Lo Scrittoio e WGI-Writers Guild Italia. 

“Comico e commedia sono i generi del cinema italiano a più alto grado di popolarità capaci di raggiungere pubblici diversi e di contribuire in modo rilevante alla costruzione dei nostri immaginari – afferma Mariagrazia Fanchi, direttrice Almed –. Nel caso della produzione comica il gender gap e, segnatamente, la carenza di professioniste in ruoli apicali come quelli della regia e della sceneggiatura è particolarmente eclatante. Considerando gli oltre 3.000 film di genere comico/commedia realizzati dal 1964 al 2023, solo il 5% è a regia femminile o prevalentemente femminile e meno del 10% coinvolge donne alla sceneggiatura (Dati Centric/UCSC). Il workshop ‘Le donne sanno ridere’ è partito da questa evidenza e si è proposto di fornire opportunità e strumenti a un gruppo di autrici per contribuire a perequare questa situazione, nella convinzione che sensibilità e sguardi diversi, femminili, nella fase di scrittura possano rappresentare un antidoto alle troppe rappresentazioni stereotipate o sessiste che ancora affliggono le serie e i film comici italiani e un’ulteriore e potente leva di successo per questo genere”.

Il workshop, introdotto da Mariagrazia Fanchi e Cinzia Masotina (sceneggiatrice e docente di scrittura, Board DOC/IT, Consiglio Nazionale CNA Cinema e Audiovisivo) ha preso il via mercoledì 6 marzo con una masterclass sul genere comico tenuta da Massimo Locatelli (presidente Dams e direttore Master “Ideazione e produzione audiovisiva, cinematografica e per i media digitali” di Almed) e si è snodato attraverso una varietà di moduli di laboratorio dedicati allo sviluppo delle idee e alla scrittura condotti da Cinzia Masotina, Francesca Staasch (sceneggiatrice e regista) e Domizia De Rosa (presidente Women in Film, Television & Media Italia), per concludersi nel pomeriggio di venerdì 8 marzo con una sessione di pitch e la designazione del progetto vincitore, a cui hanno partecipato Patrizia Rappazzo (direttrice Sguardi Altrove International Film Festival) e rappresentati della produzione cinematografica e audiovisiva nazionale. 

La giuria, composta da importanti professioniste e professionisti del settore come Emilia Bandel (Sviluppo e coproduzioni Cinemaundici), Irene Magrelli (Development Editor Indiana Production), Erica Negri (Executive Producer Sky Italia) e Gesualdo Vercio (VP Programming Warner Bros. Discovery), ha scelto Le vie del Signore di Miranda Angeli, progetto che si è distinto per la sua freschezza, presentando personaggi unici e tematiche universali, offrendo spunti interessanti per sviluppi futuri. Il progetto vincitore riceverà un premio di duemila euro che sarà consegnato durante la serata finale della 31a edizione di Sguardi Altrove – Women’s International Film Festival il 23 marzo 2024 presso il Cinema Arlecchino a Milano. 
 

Un articolo di

Francesca Maria Cortese

Francesca Maria Cortese

responsabile comunicazione Almed

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