Aperto dal Rettore Anelli, introdotto dalla Presidente della FIUC professoressa Isabel Capeloa Gil e concluso dall’intervento del Pro Rettore Vicario dell’Università Cattolica professor Pier Sandro Cocconcelli, il convegno ha visto la partecipazione dei Professori Yoshiaki Terumichi (President, Sophia University), Aaron Dominguez (Provost, Catholic University of America), Lilian Ferrer (Vice President for International Affairs, UC Chile), Jan Wouters (Full Professor of International Law, KU Leuven) e Peter Hanenberg (Vice Rector for Research, Universidade Catòlica Portuguesa) che hanno dialogato sui punti principali dell’incontro: come riformulare l'idea dei fondatori guardando ai prossimi cento anni della Federazione? Quale ruolo può avere una rete di università cattoliche nello sviluppo della ricerca, considerata la centralità e l’importanza della prospettiva internazionale?
«Le categorie con cui interpretare la natura e, a mio avviso, il destino delle università cattoliche sono due: autonomia e inclusione – ha detto il Rettore Anelli nel suo intervento iniziale - L’autonomia riguarda il governo delle diverse regioni della conoscenza umana; la specializzazione dei saperi è un tratto irrinunciabile dell’incremento vertiginoso delle conoscenze umane. Siamo talvolta atterriti dalla miriade di discipline e sotto-discipline e spaventati (giustamente) dal rischio di frammentazione e incomunicabilità».
«Ma il variegato panorama dei saperi è incluso (e qui abbiamo la seconda delle categorie in gioco) in un orizzonte di senso più ampio. È una dimensione valoriale meta-teorica, che non interviene nelle singole discipline ma ne rende viva e ricca di significato la loro applicazione. Studiare, insegnare, lavorare in una università cattolica significa essere all’interno di un progetto più ampio, che conferisce senso ai nostri ruoli – ha continuato il professor Anelli – Soli e isolati possiamo fare poco; forse sopravvivere, in una continua lotta di retroguardia contro potenziali competitor che hanno accesso a capitali astronomici e infrastrutture informatiche eccellenti».