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Management, la comunicazione la fanno gli studenti

05 maggio 2021

Management, la comunicazione la fanno gli studenti

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Chi meglio degli studenti, che sperimentano ogni giorno sulla loro pelle fatiche e soddisfazioni dello studio, può raccontare i punti di forza di un corso di laurea? 

Da questa premessa è nata l’idea di creare un vero e proprio Communication Team all’interno della laurea magistrale in Management, coordinato dal professor Stefano Baraldi, per raccontarla ai futuri iscritti con il linguaggio e gli strumenti propri di chi la frequenta.

Guidato dalla professoressa Rossella Gambetti - che in Università Cattolica insegna Economia e tecnica della comunicazione aziendale - il team è composto da sei iscritti al secondo anno: Federico Bozzetti, Federico Costabile, Giorgia Maia, Filippo Mariani, Clara Pagliari ed Emilia Tagliadue.

Un articolo di

Valentina Stefani

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Il loro compito è raccontare le principali attività svolte durante l’anno – i lavori di gruppo, gli incontri con le aziende e gli stage - scegliendo di volta in volta i contenuti da mettere in evidenza e le modalità di comunicazione.

Il corso di laurea magistrale in Management - primo percorso di studi interamente in inglese dell’Ateneo - ha un approccio molto pratico:  progetti da eseguire in team, iniziative con università straniere e stage in azienda. Il corso ha chiesto, in un’ottica di crescente collaborazione con università e business school straniere, l’accreditamento EFMD, una tappa importante che può consentire l’accesso a un network di oltre 900 istituzioni accademiche in 92 paesi.

«Viviamo nell’era del Consumer Empowerment – spiega la professoressa Gambetti - di iniziative che partono dalle persone, che coinvolgono gli stakeholder come partner nella costruzione del prodotto comunicativo per essere più in linea con le aspettative del mercato. Abbiamo scelto di coinvolgere gli studenti - prosegue - perché sono loro i protagonisti: rappresentano il nostro stakeholder principale e sono loro stessi produttori di contenuti e di idee».

Le ragioni che hanno spinto i ragazzi ad entrare a far parte del gruppo sono molteplici. Tra di loro c’è chi come Federico B. si era già occupato di comunicazione in passato e ha deciso di mettersi alla prova con gli altri compagni di corso: «Mi piaceva l’idea di dare un contributo alla mia università per creare contenuti ed engagement». Emilia, invece, è alla sua prima esperienza: «Ho colto questa opportunità per sviluppare skills su cui non era molto ferrata».

«È anche un modo per capire come funziona il mondo della comunicazione, aggiunge Filippo, mentre per Clara, che fa parte di un’associazione di studenti, “è utile per conoscere l'organizzazione interna dell'Università».

Al di là di queste motivazioni più personali, c’è la consapevolezza di frequentare un percorso che vale davvero la pena di raccontare. «Il nostro corso – spiega Federico C. - merita uno spotlight. È da valorizzare perché è altamente competitivo sul mercato universitario anche a livello internazionale».

E saperlo raccontare bene per aiutare i potenziali studenti a fare la scelta giusta è importante. «Riuscire ad attirare futuri iscritti attraverso il racconto delle attività che ci impegnano tutti i giorni, è un piccolo riconoscimento che chi rende fieri del lavoro che svolgiamo», racconta Filippo.

Parlare da studente a studente, questo è l’obiettivo: «I ragazzi - ricorda Federico B. -  si fidano della parola di chi frequenta».«Una comunicazione più “vera” di quella che si può trovare in una brochure istituzionale», aggiunge Giorgia».

L’impresa è decisamente sfidante. «Vivere un’esperienza è molto diverso dal raccontarla -  sottolinea la professoressa Gambetti - rendere partecipi gli altri di quello che si è praticato richiede fatica ma la soddisfazione è grande quando si ottiene il risultato sperato attraverso la creazione di contenuti di comunicazione».

«Sembra banale - osserva Federico C.– ma ragionare su che cosa creare e come crearlo, non lo è affatto».

Il piano di comunicazione è su base trimestrale. La parte su cui sono concentrati i ragazzi al momento riguarda i Business Labs, i laboratori attraverso i quali gli studenti acquisiscono una conoscenza approfondita di un contesto aziendale specifico facendo un’esperienza pratica.

In cantiere la produzione di video - racconti in prima persona delle company visit e interviste ad alcuni manager delle imprese partner.

«Alcuni ragazzi del team si conoscevano già, anche per questo è un gruppo molto coeso - commenta Gambetti». Forse non è un caso che per la breve clip video di presentazione del team abbiano scelto proprio la sigla di Friends.

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