«Siamo in un’aula deserta, costretti a proteggerci, ma non abbiamo ragione di sentirci soli, perché questi spazi sono colmi della partecipazione e dell’affetto di quanti ci seguono a distanza e del lascito intellettuale e morale di tutti coloro che hanno reso vivo questo luogo nel corso della storia dell’Ateneo». Con queste parole il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli, ha iniziato il discorso pronunciato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021, aprendo così ufficialmente le celebrazioni del centesimo anno di fondazione dell’Ateneo. La cerimonia, trasmessa on line in diretta streaming sul sito d’Ateneo www.unicatt.it e sui canali social istituzionali @Unicatt, si è tenuta martedì 13 aprile alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in collegamento dal Palazzo del Quirinale, ha assistito all’evento e ha rivolto un saluto alla comunità accademica, ringraziando per l’invito.
A fare da sfondo le singolari circostanze dovute alla pandemia «delle quali evidentemente non si può tacere», ha detto il Rettore Anelli, e che «ci impongono una riflessione in cui convergono contingenza e prospettiva storica». Anche il Presidente Mattarella ha fatto riferimento nel suo intervento alla particolare situazione che stiamo attraversando e che «condiziona fortemente lo svolgimento degli incontri» ma che «consente di mantenere inalterato il significato e tutto il valore di questo momento straordinario dell’Università Cattolica». Infatti, ha proseguito il Presidente della Repubblica, «cento anni rappresentano motivo di una ricorrenza di grande importanza non per il lungo tempo trascorso ma per gli eccellenti risultati conseguiti durante questo tempo». Da quando è sorta, anche grazie alla volontà di grandi figure come Giuseppe Toniolo, padre Agostino Gemelli, Armida Barelli, Lodovico Necchi, monsignor Francesco Olgiati, Ernesto Lombardo «il contributo che l’Università Cattolica ha recato e continua a recare all’Italia, per la sua vita e per la sua crescita, è stato di grande rilievo e si è espresso nei tanti momenti che il nostro Paese ha attraversato», ha rimarcato il Presidente della Repubblica.
Del resto, ha aggiunto il Rettore Anelli, «le università esistono per questo, per dare un futuro ai giovani attraverso la conoscenza e così assicurare la continuità di una civiltà. E sono nate dalle crisi, per questo non dobbiamo temere della loro capacità di superarle». Lo testimonia la storia stessa dell’Ateneo che «ha attraversato il ’900 e tutti i suoi rivolgimenti, affrontato i momenti difficili e contribuito con passione a quelli di crescita. È risorta dalle macerie della guerra; ha partecipato alla costruzione della coscienza dell’Italia repubblicana, con un’importante presenza di propri laureati e docenti all’Assemblea costituente e poi in posizioni di responsabilità politica e istituzionale; ha vissuto il rinnovamento del Concilio Vaticano II e la trasformazione delle università conseguente alla contestazione giovanile; ha insomma accompagnato l’evoluzione della società italiana, sempre restando testimone dei propri valori, salda nel riferimento trascendente, vigile custode della propria indipendenza».