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Niccolò Cusano, il filosofo che ha avviato la modernità

13 maggio 2022

Niccolò Cusano, il filosofo che ha avviato la modernità

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Niccolò Cusano (1401-1464) è il pensatore più importante del Quattrocento, decisivo nel passaggio dal Medioevo all’età moderna. L’originalità della sua speculazione filosofica e teologica (si pensi alle tesi cosmologiche che anticiparono la rivoluzione copernicana), la sua nuova visione dell’uomo, la concezione del sapere scientifico e matematico, lo pongono a uno snodo cruciale nella storia della cultura europea alla base della modernità. 

Su queste basi Enrico Peroli, docente di Filosofia morale all’Università di Chieti-Pescara, ha impostato il volume Niccolò Cusano. La vita, l’opera, il pensiero (Carocci Editore, 2022), ricostruendo in maniera ampia e documentata il contesto storico, politico e culturale in cui si è sviluppata la riflessione di Cusano, e ha illustrato con grande chiarezza i temi filosofici più significativi, giungendo alla conclusione che il suo pensiero nel campo dell’umanesimo è ancora molto attuale. 

Il volume è stato presentato giovedì 12 maggio a cura del Centro di Ricerca sulla Filosofia della persona “Adriano Bausola”. Il direttore del Centro Adriano Pessina, nel suo intervento, ha sottolineato che l’autore è un laureato dell’Università Cattolica e ha evidenziato l’importanza del tema dell’umanesimo per pensare la condizione dell’uomo e il suo filosofare nell’epoca contemporanea.

A introdurre l’incontro è stata Paola Muller, docente di Storia della filosofia medioevale, che si è soffermata sul concetto di “umanesimo inquieto” che l’autore del volume evidenzia nel confronto con i testi e con gli studi sul pensiero di Niccolò Cusano, del quale ha anche tradotto l’opera: «un’occasione di riflessione e di confronto per individuare il sapere prospettico tipico del Cusano».

La relazione di fondo per presentare l’angulus oculi su Cusano è stata affidata a Massimo Cacciari, professore emerito dell’Università Vita-Salute San Raffaele, che, riconoscendo nello scritto di Peroli un volume ricco e scrupoloso anche per l’uso delle fonti, ne ha contestualizzato l’umanesimo dal punto di vista teoretico, accennando al suo distacco dall’umanesimo fiorentino. Ha inoltre citato i concetti di Cusano teologo e filosofo, dato che non si può dividere nel suo pensiero filosofia da teologia: «La filosofia o si compie in teologia, o non so che filosofia sia», giungendo ad elaborare una teologia cristiana che l’ha reso «unico rispetto ai suoi contemporanei umanisti».

A chiudere i lavori è intervento l’autore Enrico Peroli, presentando Cusano come l’Aristotele del tempo moderno, in seguito fondamentale anche per la svolta impressa da Kant alla filosofia: «Il viaggio è importante per comprendere lo stile di Cusano. La metafora del viaggio compare nelle sue principali opere. L’uomo è un geografo che per orientarsi nel mondo costruisce una carta geografica. E lui ha elaborato la prima dell’Europa occidentale acquisendo un ruolo importante nella cartografia moderna». 

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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