Occidente e Cina: nuova guerra fredda o dialogo?

Il rapporto tra Occidente e Cina è un tema oggi molto discusso. Da una parte, sembrano crescere i motivi di tensione e conflitto; dall’altra, proprio nei confronti della Cina, in Occidente emergono sensibilità e atteggiamenti differenti, prospettive geopolitiche più asiatiche o più europee. Anche se si parla molto di nuova guerra fredda, le differenze con la vecchia guerra fredda sono profonde e non si può dimenticare che, in modi diversi, dal 1949 ad oggi tra paesi occidentali e Repubblica popolare cinese i motivi di contrasto si sono sempre intrecciati con le spinte all’incontro.

A questi temi è dedicato il Convegno “Occidente e Cina: dialogo e collaborazione tra XX e XXI secolo”, organizzato il 30 settembre dal Centro di ricerca sulla “World History” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Istituto Sturzo e dedicato alle diverse fasi di questo rapporto nel secolo scorso e negli ultimi decenni e ai campi – ambientale, culturale, religioso ecc. - su cui oggi il dialogo è necessario per la salvezza del pianeta.

L’incontro comincerà alle 9.00 con i saluti del prof. Nicola Antonetti, presidente dell’Istituto Luigi Sturzo, del prof. Agostino Giovagnoli, direttore del centro di ricerca “World History” e della Ministra Zheng Xuan, vice capo Missione dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia. Prima di entrare nel merito toccherà ai saluti del ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e del Segretario di Stato della Santa Sede S.E. cardinale Pietro Parolin. Seguiranno due panel, uno dedicato alla storia dei rapporti tra Cina e Occidente nel XX secolo, e un altro più focalizzato sulla situazione del XXI secolo. Parteciperà al dialogo monsignor Claudio Maria Celli, protagonista diretto della nascita del dialogo tra Cina e Occidente fin dal 1983 e testimone di tutto il suo sviluppo. L’incontro sarà trasmesso in diretta sui social dell’Istituto Sturzo ed è prevista la traduzione simultanea inglese/italiano.

La locandina dell'incontro