Un progetto di ampio respiro che in questi mesi il Rettore Elena Beccalli sta presentando personalmente nei Consigli di Facoltà, e non solo, per illustrarne i principi guida su cui s’innestano i cinque pilastri strategici. L’idea di fondo è quella di proporre adeguati modelli di pensiero che, orientati alla ricerca della verità, possano «traghettare l’Università verso un futuro sostenibile». E dare così corpo all’università migliore per il mondo.
Cinque le aree prioritarie individuate, ovvero cinque pilastri, in dialogo tra loro e incentrati sugli aspetti identitari dell’Ateneo. Il primo pilastro riguarda l’istituzione di una scuola di integrazione dei saperi, che sappia valorizzare l’interdisciplinarità propria dell’Ateneo nell’affrontare le grandi questioni del nostro tempo a partire da una prospettiva trasversale, evitando il rischio di un’eccessiva specializzazione e parcellizzazione delle competenze.
Il secondo pilastro è un’offerta formativa di qualità fondata su due elementi: il rinnovamento dell’offerta formativa da parte di ogni Facoltà e l’attivazione di percorsi su piattaforma digitale internazionale per accompagnare studentesse e studenti nella formazione continua abbracciando l’intero arco della loro vita professionale. L’Ateneo si propone infatti di colmare il divario tra qualità percepita e reale valore della formazione online, posizionandosi come attore autorevole anche in ambito digitale, senza smarrire l’autentica finalità della didattica.
Il terzo pilastro è la valorizzazione della ricerca e dei ricercatori. Dal momento che la ricerca scientifica rappresenta uno degli elementi trainanti e distintivi dell’Università Cattolica, l’Ateneo si propone di rendere ancor più incisivo il proprio profilo come research university. In questa prospettiva, si intende promuovere un ambiente di ricerca favorevole che valorizzi il talento e la progettualità scientifica, tramite bandi finanziati e sostegno ai giovani ricercatori.
Il quarto pilastro è l’internazionalizzazione, concentrandosi su due aspetti diversi, ma complementari. Da un lato, incrementando l’attività di tipo mainstream, ovvero ampliando la dimensione globale dell’Università Cattolica attraverso gli accreditamenti internazionali per potenziare i percorsi di studio e implementare il posizionamento nei ranking internazionali. Dall’altro, esprimendo una cifra più originale che caratterizza l’internazionalizzazione nell’Ateneo, proseguendo la realizzazione del Piano Africa e consolidando le reti tra università cattoliche - come FUCE, FIUC e SACRU - per promuovere progetti congiunti nella ricerca scientifica e nell’offerta formativa a partire da radici valoriali comuni.
Il quinto pilastro è il Fundraising, che porti nel tempo alla creazione di un endowment che faccia leva su aspetti identitari. Si tratta di realizzare iniziative finalizzate non solo alla raccolta di risorse, ma al rafforzamento delle relazioni con interlocutori esterni per sostenere a lungo termine le progettualità strategiche e preservare l’accessibilità di studenti meritevoli ma privi di risorse economiche all’Ateneo, grazie a borse di studio e prestiti d’onore.
Il percorso per l’elaborazione del Piano strategico si articola in diverse fasi e prevede molteplici iniziative, tra cui: workshop tematici sui cinque pilastri del piano; una survey per raccogliere i punti di vista delle varie componenti d’Ateneo; una call for ideas. Un processo che porterà alla stesura di un documento finale, con la volontà che sia il frutto di un effettivo percorso di condivisione e di ascolto.