NEWS | Milano

Piano strategico, un processo partecipato per il futuro dell’Ateneo

03 ottobre 2025

Piano strategico, un processo partecipato per il futuro dell’Ateneo

Condividi su:

«Valorizzare il profilo di ateneo cattolico non profit; favorire una piena sinergia tra la dimensione di comunità educante e di research university, sapendo mettere al cuore della vita universitaria le studentesse e gli studenti; essere un luogo non solo di trasmissione del sapere, quanto piuttosto un luogo in cui fare esperienza del sapere». Sono i tre principi guida espressi dal Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli per il Piano strategico dell’Università Cattolica per il triennio 2026-2028 la cui elaborazione, appena cominciata, si fonda sul coinvolgimento diffuso, collegiale e creativo, aperto anche agli stakeholder esterni. «Questo Piano prima ancora che un documento, vuole essere un processo», precisa il Rettore Beccalli. «Un processo partecipato in cui tutte le componenti della nostra comunità universitaria possano portare la loro voce e incidere concretamente sulla vita dell’Ateneo».
 
Il Piano si inserisce in un contesto congiunturale particolarmente complesso: il progressivo calo demografico; i costi elevati per gli studenti fuori sede; la competizione delle università telematiche; risorse pubbliche in riduzione, soprattutto per gli enti non statali; le sfide e le opportunità legate alle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale. Ecco perché, per elaborare linee progettuali in grado di affrontare queste complessità, il processo avviato si fonda sull’ascolto e sulla partecipazione di chi quotidianamente vive l’Ateneo. Tutti, infatti, dai docenti ai ricercatori, dagli assegnisti ai dottorandi, dagli studenti al personale tecnico amministrativo possono offrire idee, spunti, osservazioni, proposte. 

 

Un articolo di

Redazione

Redazione

Condividi su:


Un progetto di ampio respiro che in questi mesi il Rettore Elena Beccalli sta presentando personalmente nei Consigli di Facoltà, e non solo, per illustrarne i principi guida su cui s’innestano i cinque pilastri strategici. L’idea di fondo è quella di proporre adeguati modelli di pensiero che, orientati alla ricerca della verità, possano «traghettare l’Università verso un futuro sostenibile». E dare così corpo all’università migliore per il mondo.

Cinque le aree prioritarie individuate, ovvero cinque pilastri, in dialogo tra loro e incentrati sugli aspetti identitari dell’Ateneo. Il primo pilastro riguarda l’istituzione di una scuola di integrazione dei saperi, che sappia valorizzare l’interdisciplinarità propria dell’Ateneo nell’affrontare le grandi questioni del nostro tempo a partire da una prospettiva trasversale, evitando il rischio di un’eccessiva specializzazione e parcellizzazione delle competenze.

Il secondo pilastro è un’offerta formativa di qualità fondata su due elementi: il rinnovamento dell’offerta formativa da parte di ogni Facoltà e l’attivazione di percorsi su piattaforma digitale internazionale per accompagnare studentesse e studenti nella formazione continua abbracciando l’intero arco della loro vita professionale. L’Ateneo si propone infatti di colmare il divario tra qualità percepita e reale valore della formazione online, posizionandosi come attore autorevole anche in ambito digitale, senza smarrire l’autentica finalità della didattica.

Il terzo pilastro è la valorizzazione della ricerca e dei ricercatori. Dal momento che la ricerca scientifica rappresenta uno degli elementi trainanti e distintivi dell’Università Cattolica, l’Ateneo si propone di rendere ancor più incisivo il proprio profilo come research university. In questa prospettiva, si intende promuovere un ambiente di ricerca favorevole che valorizzi il talento e la progettualità scientifica, tramite bandi finanziati e sostegno ai giovani ricercatori.

Il quarto pilastro è l’internazionalizzazione, concentrandosi su due aspetti diversi, ma complementari. Da un lato, incrementando l’attività di tipo mainstream, ovvero ampliando la dimensione globale dell’Università Cattolica attraverso gli accreditamenti internazionali per potenziare i percorsi di studio e implementare il posizionamento nei ranking internazionali. Dall’altro, esprimendo una cifra più originale che caratterizza l’internazionalizzazione nell’Ateneo, proseguendo la realizzazione del Piano Africa e consolidando le reti tra università cattoliche - come FUCE, FIUC e SACRU - per promuovere progetti congiunti nella ricerca scientifica e nell’offerta formativa a partire da radici valoriali comuni.

Il quinto pilastro è il Fundraising, che porti nel tempo alla creazione di un endowment che faccia leva su aspetti identitari. Si tratta di realizzare iniziative finalizzate non solo alla raccolta di risorse, ma al rafforzamento delle relazioni con interlocutori esterni per sostenere a lungo termine le progettualità strategiche e preservare l’accessibilità di studenti meritevoli ma privi di risorse economiche all’Ateneo, grazie a borse di studio e prestiti d’onore.

Il percorso per l’elaborazione del Piano strategico si articola in diverse fasi e prevede molteplici iniziative, tra cui: workshop tematici sui cinque pilastri del piano; una survey per raccogliere i punti di vista delle varie componenti d’Ateneo; una call for ideas. Un processo che porterà alla stesura di un documento finale, con la volontà che sia il frutto di un effettivo percorso di condivisione e di ascolto.

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti