NEWS | collegi

Qualità e conoscenza per imprese da incanto

11 maggio 2023

Qualità e conoscenza per imprese da incanto

Condividi su:

A prima vista, una multinazionale del caffè fondata nel 1933 e una azienda che si occupa di digital education nata nel 2011 appartengono a mondi ed epoche diversi. In parte è anche vero, ma ascoltando Riccardo Illy, oggi presidente de Il Polo del Gusto dopo una vita in Illycaffè, e il co-fondatore di Talent Garden Lorenzo Maternini, ci si accorge che la distanza è molto minore di quel che sembra.

I due imprenditori sono stati ospiti dell’Università Cattolica durante “Strategia dell’incanto per un’economia inclusiva e sostenibile”, uno degli appuntamenti del ciclo di incontri organizzati dai Collegi dell’Ateneo assieme al quotidiano Avvenire “Collegi in campus”. Proprio il neodirettore Marco Girardo, alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina, ha moderato il dialogo.

Ascoltandoli si capisce che l’incanto di cui accenna il titolo dell’incontro non è un’astrazione ma qualcosa di concreto per entrambi: centrano i principi e la visione su cui le loro aziende si fondano, da cui scaturisce una capacità di incidere sui territori e nei tessuti sociali dove operano e di leggere i fenomeni del nostro tempo. Mettendo al centro della propria impresa elementi come qualità del prodotto ma anche, e soprattutto la persona: clienti, collaboratori, fornitori e altri professionisti.

 

«Talent Garden nasce da un’esigenza comune di scambio di conoscenza – conferma Maternini-. Siamo partiti organizzando incontri assieme con altri giovani professionisti del digitale per raccontarci le nostre esperienze. Questo perché io e altri avevamo bisogno di aggiornarci e condividere conoscenze, strumenti e abbiamo deciso di dare un luogo a questo contenuto. Per me fare impresa significa questo: stupirsi di fronte all’inaspettato e mettersi in gioco».

La prima forma di attenzione per i propri clienti è dare loro un prodotto di grande qualità. Lo sa bene Riccardo Illy, secondo cui però oggi non basta più solamente offrirla: «Le aziende che fanno prodotti di eccellenza devono spiegare e raccontare la loro qualità, altrimenti i consumatori rischiano di non comprenderla. L’esempio più calzante sono i sommelier. Il loro storytelling è un beneficio per molti produttori che ne godono i frutti senza investirci direttamente. Io quando ero un giovane manager della Illy negli anni 80 capii che per proporre a ristoranti e consumatori diretti un caffè di qualità superiore dovevo spiegare i perché di questo prodotto. E questo è lo stesso motivo per cui organizziamo corsi per baristi per ottenere un espresso perfetto oppure lezioni gratuite per i coltivatori delle piantagioni in India e Brasile da cui acquistiamo la nostra materia prima. Raccontare la qualità ma anche spiegare come fruirla è fondamentale per una azienda».

Qualità e storytelling però non sono sufficienti nell’economia della conoscenza: «L’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il mondo della formazione -ha concluso Maternini-. Oggi pensare al classico percorso per cui un lavoratore si formi saltuariamente è una utopia. In una economia della conoscenza saremo sempre più chiamati a essere padroni del nostro tempo e i luoghi di lavoro saranno sempre meno distinguibili da luoghi di formazione. Noi non facciamo altro che dare gli strumenti alle persone per permettere di essere padroni di questo cambiamento epocale».

Un articolo di

Michele Nardi

Michele Nardi

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti