Elisabetta si laurea infatti, nel 1996, alla Facoltà di Giurisprudenza con una tesi in Diritto del lavoro dal titolo Gli Enti Bilaterali nella contrattazione collettiva, realizzata con il professor Mario Napoli come relatore. Dopo aver svolto il praticantato in importanti studi specializzati in Diritto del lavoro, diventa avvocato e nel 2003 fonda il proprio studio con sede a Torino e Milano. Anche Davide, nel 1999, si laurea in Giurisprudenza con una tesi in Diritto del lavoro, intitolata Le conciliazioni delle controversie di lavoro, elaborata sotto la guida del professor Mario Napoli e oggi è a capo del Dipartimento di Diritto del lavoro in uno studio legale di primaria importanza a livello internazionale.
Tra i tanti docenti incontrati e conosciuti nel suo percorso di studi, Elisabetta ovviamente riserva un ricordo speciale per il professor Tiziano Treu, ordinario di Diritto del lavoro: «Dal mio punto di vista è stato un vero pioniere di una metodologia di insegnamento che so che è stata, successivamente, adottata e seguita anche in altre università. Il professor Treu ci chiedeva infatti di analizzare dei casi giurisprudenziali - sotto la guida esperta di uno degli allora Pretori della Sezione Lavoro di Milano - e di esporre poi i risultati del nostro studio davanti a tutti gli studenti del corso».
«Questa pratica è stata la mia palestra per imparare a parlare in pubblico, per sviluppare capacità di analisi e di commento ed anche per acquisire consapevolezza delle mie potenzialità» sottolinea l’alumna Elisabetta che ricorda come, dopo aver brillantemente superato l'esame di Diritto del lavoro, gli domandò «di poter fare la tesi di laurea sotto la sua guida e il professor Treu, che aveva notato la mia passione per la materia grazie ai miei numerosi interventi in aula e a lezione, mi rispose: come posso dirle di no? Lei è più fedele dell'Arma!». Di lì a pochissimo Treu venne chiamato a ricoprire la carica di Ministro del Lavoro ed io mi laureai con il professor Mario Napoli, che aveva preso la sua cattedra alla Facoltà di Giurisprudenza”.
E il professor Napoli è ricordato, a sua volta, come «un raffinato giuslavorista ed un insegnante molto disponibile nei confronti degli studenti» dall’alumnus Davide che rammenta con grande stima molti docenti che hanno fatto la differenza nei suoi anni di studio in Cattolica: Giorgio Pastori, Enrico De Mita, Piero Pajardi, Federico Stella, Angelo Giarda e Piero Schlesinger, ordinario di Istituzioni di diritto privato, che «indubbiamente era, per tutte le matricole di Giurisprudenza, un vero e proprio esempio di autorevolezza scientifica ma anche di signorilità e classe». Un ricordo confermato da Elisabetta che fa presente come, qualche anno dopo essersi laureata, lo incontrò in piazza San Carlo a Torino, sua città natale, nella quale si era trasferita a vivere: «Mi avvicinai a lui mentre passeggiava, solitario, sotto i portici della piazza e quando gli dissi che ero stata una sua studentessa, si fermò a chiacchierare, domandandomi in merito alle mie scelte professionali e alla mia vita. Ecco, è questo lo spirito speciale che nasce dalla Cattolica: si creano legami che vanno al di là del tempo e del proprio ruolo sociale». Perché nell’Ateneo del Sacro Cuore si trasmette conoscenza e nello stesso tempo si favorisce l’incontro con l’altro.