NEWS | Giornata della Memoria

Rileggere oggi la storia di Anne Frank

21 gennaio 2021

Rileggere oggi la storia di Anne Frank

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«Quando guardavo fuori, immergendomi nella profondità di Dio e della natura, mi sentivo felice, assolutamente felice. Peter, finché c'è questa felicità interiore, questo godere della natura, della salute e di tante altre cose, finché si ha tutto questo si tornerà sempre a essere felici. Ricchezza, fama, tutto puoi perdere, ma questa felicità nell'intimo del tuo cuore può soltanto velarsi, e si rinnoverà sempre finché vivrai. Finché puoi guardare il cielo senza timore, sappi che sei intimamente puro e che ridiverrai comunque felice».

Con queste parole nel suo Diario Anne Frank esprime a soli 13 anni la saggezza di chi ha compreso l’essenza della vita. Reclusa con la sua famiglia in un alloggio segreto dal luglio del 1942, arrestata e deportata a Westerbork nell’agosto del 1944, Anna è morta all’inizio del 1945 nel campo di concentramento di Bergen Belsen. Il Diario a cui confida quasi ogni giorno pensieri ed emozioni, è il suo lascito al mondo e in particolare a generazioni di ragazzini e di giovani che si avvicinano a quell’esperienza disumana e devastante che è stata la Shoah.

In occasione del Giorno della Memoria l’Università Cattolica - con il dipartimento di Pedagogia e il Centro di ricerca sulle relazioni interculturali -, insieme con il Memoriale della Shoah di Milano e l’Associazione Figli della Shoah, lunedì 25 gennaio il webinar Parlare di Anne Frank oggi  con la prof.ssa Milena Santerini, direttrice del Centro di ricerca sulle relazioni interculturali e coordinatrice italiana per la lotta contro l'antisemitismo, Daniela Dana Tedeschi dell’Associazione Figli della Shoah su “Educare ai diritti umani attraverso il Diario”, Talia Bidussa del Memoriale della Shoah di Milano, Livia Cadei, docente di Pedagogia generale e Mattia Lamberti, dottorando dell’Ateneo.

La storia di questa adolescente, tra le più utilizzate in campo educativo, la sua figura e il suo Diario hanno fatto crescere bambini e ragazzi nella coscienza dell’importanza di ricordare l’Olocausto nell’Europa contemporanea e assumere un impegno morale e civile per dire “mai più”. 

Se da un lato oggi si assiste a un indebolimento della memoria e al rischio di distorcerla, d’altra parte si diffondono nuovi modi di raccontare la storia della deportazione, che possono essere oggetto di riflessione e di nuovi percorsi educativi e didattici. 

Il webinar si rivolge in particolare a insegnanti, educatori e operatori della comunicazione, e per questo propone di esplorare le possibilità di narrare Anne Frank attraverso strumenti apprezzabili e vicini alla vita reale degli adolescenti di oggi, come video e prodotti multimediali sul Diario di Anne Frank. 

«Anne sembra porsi come esempio di un’identità incompiuta, aperta ma tuttavia, più comprensiva, universale - ha commentato la pedagogista Milena Santerini - per questo la sua storia particolare può permettere di integrare la testimonianza personale collocata all’interno dell’evento, si potrebbe dire nascosta nell’Alloggio segreto, nell’ambito della grande storia».

E proprio grazie a questa modalità, che racconta un evento indimenticabile per l’umanità attraverso l’esperienza singolare di una ragazzina, «non sentiamo le vicende della Shoah come una pesante eredità ideologica che grava sulle spalle delle giovani generazioni, ma sentiamo di dover ricordare questa vicenda umana, concreta, piccola e insieme grande, per un debito che abbiamo verso di lei».  

Oltre la Shoah, il genocidio non riconosciuto di Rom e Sinti

 

In occasione della Giornata della Memoria si ricorda anche il genocidio, fino a poco tempo fa non riconosciuto, di Rom e Sinti, popoli con cui conviviamo in Europa da cinquecento anni ma di cui non si parla quasi mai. Inge Hoffmann, diplomata al master “Relazioni d’aiuto in contesti di sviluppo e cooperazione nazionale e internazionale” dell’Università Cattolica, ha scritto una tesi che è diventata un libro: “Rom e Sinti, una storia a immagini con i quadri di Irina Hale”, presentato proprio il 27 gennaio alla Triennale di Milano. 

 

Antisemitismo in rete, servono nuove strategie di contrasto

Il Diritto, in particolare penale, è chiamato a farsi carico e  individuare le responsabilità che stanno alla base della ricca fenomenologia di comunicazioni offensive che circolano via web. L’intervento di Marta Lamanuzzi al ciclo “Biancamaria Spricigo”

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Tutte le iniziative dell’Ateneo per il Giorno della Memoria

A Piacenza giovedì 28 gennaio (ore 11) il webinar “Resistere in situazioni estreme. Primo Levi e Viktor Frankl, testimoni della Shoah” con Daniele Bruzzone, docente di Pedagogia dell'infanzia e dell'adolescenza, e Caterina Frustagli del dipartimento di Italianistica e le letture dei brani tratti da Se questo è un uomo e Uno psicologo nei lager a cura degli studenti Alessandro Bolognesi e Francesca Bassoli.

L’Archivio storico per la Resistenza e dell’età contemporanea della sede di Brescia ha prodotto un video intitolato “Le leggi razziali e gli ebrei a Brescia. Dalle prime limitazioni alla deportazione 1938-1945”, un’iniziativa pensata per le scuole superiori.

In un podcast della Fondazione Educatt al minuto 4.20 si può ascoltare “La pietra di inciampo di Romeo Locatelli”, la storia di un uomo arrestato a novembre nel 1944, deportato il primo febbraio a Mauthausen e ucciso a Gusen il 9 aprile, poco meno di un mese prima della liberazione dei campi di concentramento. La Fondazione Educatt, inoltre, mette a disposizione in download gratuito sul sito il volume Contro il razzismo. Per il bene e per il diritto alle differenze a cura di Giovanna Salvioni con la collaborazione di Moni Ovadia. 

Sul canale YouTube della casa editrice Vita e Pensiero il reading "Primo Levi: una questione di giustizia" con il gruppo “I giusti continuano a leggere” formato da studenti universitari: alle letture di brani di varie opere di Primo Levi si alternano i commenti dei docenti di Diritto penale dell’Università Cattolica Gabrio Forti e Claudia Mazzucato che riflettono sul concetto di perdono e castigo, insieme con Alberto Cavaglion, curatore dell’edizione commentata di Se questo è un uomo e David Assael, presidente dell’Assocazione Lech Lechà.  Inoltre sul sito della Rivista Vita e Pensiero è possibile scaricare gratuitamente fino al 27 gennaio un articolo d’archivio del 1995 del giornalista e scrittore Guido Lopez intitolato "Auschwitz: l'umano nel disumano".

Un articolo di

Emanuela Gazzotti

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