Proprio nell’angolo della stessa piazza che indirizza alla strada per il teatro c’è il Café Renaissance, un luogo strategico che brilla di luce riflessa nella settimana del Festival. Thomas, uno dei camerieri del locale, sfata il mito secondo cui ai cittadini locali sarebbe inviso questo periodo dell’anno: «Essendo di Sanremo, a me fa molto piacere quest’atmosfera. Mi rende entusiasta lavorare in mezzo a così tanta gente e con la musica nell’aria, nonostante qualche intoppo». Grazie alla sua posizione, non è infrequente che il bar sia scelto dai cantanti per una pausa: «Anche se dopo il Covid questa tradizione si è un po’ persa – prosegue – spesso abbiamo avuto celebrità tra i nostri clienti».
Senza dubbio, il settore della ristorazione è uno di quelli che più trae giovamento dalla manifestazione, come conferma Alessio Cassini, titolare de La Tavernetta, una piccola e storica focacceria dove gustare prodotti locali: «Per noi, questa è la settimana migliore dell’anno. C’è molto movimento, si lavora sempre e c’è un ottimo ritorno economico. Purtroppo, di Festival ne abbiamo uno solo. Ce ne vorrebbero almeno un paio».