Sono trascorsi poco più di vent’anni da quel 26 dicembre 2004 quando uno tsunami ha devastato il sud est asiatico e provocato centinaia di migliaia di vittime. L’Università Cattolica con il master in Relazioni d'aiuto in contesti di sviluppo e cooperazione nazionale ed internazionale ha offerto supporto psicologico per molti anni nel sud dello Sri Lanka, in particolare a Matara dove gli psicologi hanno collaborato con la parrocchia condotta da Padre Charles Hewawasam, oggi vicario episcopale della diocesi di Galle. Dopo aver aiutato a fronteggiare l’emergenza, a supportare bambini e famiglie che avevano perso tutto, negli anni l’équipe di psicologi e studenti del Master ha contribuito a costruire una scuola, a formare insegnanti ed educatori, a sostenere bambini Tamil, vittime di spostamento forzato. Un’amicizia, quella con Matara che dura da vent’anni, segno che da un evento drammatico possono nascere relazioni e azioni resilienti.
«La nostra missione è stata quella di restituire il diritto all’istruzione (costruendo fisicamente la scuola e facendo formazione agli insegnanti) ai bambini dello Sri Lanka dopo lo tsunami – ha dichiarato Cristina Castelli, responsabile dell’Unità di ricerca sulla Resilienza RiRes dell’Ateneo e coordinatrice di tutti i progetti realizzati in Sri Lanka –. Abbiamo introdotto una metodologia fondata sul costrutto della resilienza che ha insegnato a leggere e interpretare le esperienze della vita dando un senso anche gli avvenimenti più drammatici con uno sguardo fiducioso sull’avvenire».
Mercoledì 19 febbraio a Colombo in Sri Lanka sarà celebrata una Messa in ricordo del tragico evento e l’Ateneo di largo Gemelli ha scelto di condividere questo momento lo stesso giorno alle ore 12.30 con una Messa nella Cappella del Sacro Cuore, presieduta dall’assistente ecclesiastico generale, monsignor Claudio Giuliodori e concelebrata da Padre Pinki, cappellano della comunità cattolica singalese a Milano. Per l’occasione sarà esposta la copia della statua della Madonna di Matara miracolosamente sopravvissuta allo tsunami del 2004 (posizionata abitualmente nella Cripta).
Sempre come segno di vicinanza alla popolazione singalese domenica 23 febbraio l’Ateneo insieme con Sant’Egidio, l’Associazione Francesco Realmonte e Stella Onlus promuove un incontro intitolato “Sri Lanka a vent’anni dallo tsunami. Testimonianze, memoria e futuro” in via Olivetani 3 alle ore 16.30. Dopo i saluti del console generale dello Sri Lanka signora Dilani Weerakoon, il monaco buddista reverendo Mahagama Wipulasuru e il vescovo emerito di Piacenza Monsignor Gianni Ambrosio, interverranno Padre Hewawasam in collegamento, e un rappresentante per ciascuno dei promotori.