Chi non proverebbe delusione se, recandosi appositamente in luogo che si è tanto desiderato visitare, lo trovasse chiuso?
La cultura, per funzionare bene, ha infatti bisogno di organizzazione logistica. Siti culturali accessibili in orari strategici e possibilità di accesso alle informazioni in diverse lingue, sono tra i fattori che possono fare la differenza.
Nasce da questa consapevolezza “Custodi della bellezza”, il progetto di valorizzazione culturale proposto dal Centro di Linguistica dell’Università Cattolica (CLUC) in collaborazione con la Diocesi, a cui hanno aderito, tra molti altri giovani di Brescia, anche 30 studenti della Cattolica, iscritti alla laurea triennale e magistrale della Facoltà di Scienze Linguistiche e letterature straniere.
L’iniziativa prevede di presidiare 24 chiese del centro storico cittadino ed il Museo Diocesano di Brescia, il sabato e la domenica tra le 11.30 e le 15.30, facilitando così l’accesso di cittadini, turisti italiani e stranieri curiosi di scoprire i molti tesori nascosti della città.
Da aprile e fino alla fine dell’anno, studenti e studentesse sono quindi impegnati a garantire l’apertura delle chiese accogliendo i visitatori rispondendo a eventuali domande, e dando indicazioni per raggiungere altri siti culturali.
Il tutto in ben cinque lingue straniere: inglese, spagnolo, francese, tedesco e cinese.
Per farlo «le classi hanno lavorato su testi e materiali relativi alla storia dei luoghi, elaborandoli nelle diverse lingue. Si sono inoltre preparati in classe e con prove in loco per gestire al meglio l’accoglienza e allenarsi a interagire in modo efficace» spiega Sara Cigada, direttore del CLUC e docente referente del progetto.
Tra le chiese presidiate vi sono San Zeno al Foro (nei pressi del Tempio Capitolino), San Faustino in riposo (la chiesa più “instagrammata” di Brescia, per via del suo particolarissimo tetto conico), il Duomo vecchio e quello Nuovo, la Basilica e il Santuario delle Grazie, San Pietro in oliveto, Santa Maria del Carmine o quelle dedicate a San Clemente e Sant’Afra.
Serena Bonardi, Alessandra Zanoni ed Erika Plesa sono tre delle studentesse che in questi giorni stanno svolgendo l’attività. Le lingue che studiano nel loro percorso universitario sono inglese e cinese.
«Per il momento l’inglese è quella più usata . Le informazioni più richieste sono quelle sulla città in generale, consigli su cosa visitare e come raggiungere i musei, ma anche dove mangiare un buon gelato» racconta Serena, impegnata tra il Duomo Vecchio e il Museo Diocesano.
Ad Alessandra ed Erika sono stati invece assegnati il Duomo Nuovo ed il Museo. Qui «le richieste maggiori riguardano gli stili architettonici della chiesa e della facciata, le dimensioni e la storia della cupola, che è la terza più alta d’Italia - dopo quelle di Firenze e Roma - l’altare e ciò che riguarda Papa Paolo VI. Qualcuno è interessato al battistero, molti chiedono consigli su quali altre chiese visitare».
L’impegno degli studenti è svolto durante la pausa pranzo e nel pomeriggio, orari in cui solitamente pievi e parrocchiali sono chiuse al pubblico ma che, nell’anno della cultura con le prenotazioni turistiche in forte aumento, era opportuno rimanessero aperte per comporre quel “museo diffuso” fatto di opere, affreschi e dipinti conservati al loro interno.