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Tecnologia e libere scelte: i propositi per il 2022

12 gennaio 2022

Tecnologia e libere scelte: i propositi per il 2022

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Dobbiamo fare i conti con il fatto che il futuro non sarà questo presente con qualche aggiustamento. All’inizio di un nuovo anno si fanno i bilanci e si tenta di rilanciare il futuro pur essendo tutti appesantiti dalla pandemia. Le macchine che abbiamo costruito, nutrite da miliardi di dati, sono fatte apposta per pre – dire il futuro, dire prima quanto avverrà poi in modo tale da essere pronti ad aggiustare ciò che si rompe, approfittare di ciò che si genera, valutare ciò che comparirà. Le macchine guardano al presente e costruiscono il futuro semplicemente replicando il passato in forme statistiche. Le macchine non immaginano il futuro, non possono, trasportano semplicemente un passato ritenuto più solido nel domani. E noi spesso ci adeguiamo a tale trasposizione rendendo concreto quanto le macchine ci hanno numericamente indicato. In teologia questo si chiama profezia auto avverante.

Il futuro ossessiona l’essere umano da sempre perché è nel futuro che egli ripone le sue speranze e senza speranze non si vive. Da quando Francis Bacon ci ha emancipato dal futuro magico ed immaginifico in appalto alla divinità ed alla superstizione, ed alle religioni tradizionali relegate nel privato, il futuro e soprattutto la speranza sono messe in mano alla scienza ed alla sua ancella pratica, la tecnica. Sino ad oggi. Andiamo troppo veloce, le iterazioni sociali e scientifiche generano variabili incalcolabili ed il futuro non può più essere un remake meglio riuscito del passato.

L'articolo completo sull'Huffington Post

Un articolo di

don Luca Peyron

don Luca Peyron

Docente di Teologia - Università Cattolica

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