Tanti punti aperti, un cambiamento graduale, occasioni da cogliere. Dopo l’accordo raggiunto in extremis tra Unione Europea e Regno Unito a fine dicembre 2020, l’impatto di Brexit sta cominciando a manifestarsi sulle relazioni tra Londra e il resto d’Europa. Cosa cambia per il mondo della finanza, quale impatto può avere il tanto discusso esodo di multinazionali verso altre città europee sul futuro di Londra, che opportunità ci sono per l’Unione da cogliere in questo momento di cambiamento. I temi del secondo webinar del ciclo “Alumni Global Talks”, organizzato dall’Associazione Alumni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e moderato dal giornalista Gabriele Carrer, aiutano a capire concretamente che effetto ha Brexit oggi nella quotidianità di chi lavora tutti i giorni con il Regno Unito.
«Ancora oggi non esiste un accordo sui servizi finanziari -spiega Simone Rosti, alumno Unicatt e Head of Italy and Branch Manager di Vanguard, società di investimenti americana tra le più grandi al mondo-. Questo ha già portato effetti visibili: gli scambi effettuati alla borsa di Amsterdam hanno superato per la prima volta il controvalore scambiato alla borsa londinese, dove fino al 2016 passava il 40% dei titoli SWAP mondiali mentre ora la percentuale è del 10%. Gli effetti di Brexit si sentono ma sono meno forti di quelli previsti da chi annunciava il disastro. È un percorso di assestamento che non si è ancora fermato».
Il negoziato è stato molto complesso, basti pensare che l’accordo di recesso con cui il Regno Unito è uscito dall’Ue era composto da 181 articoli mentre il testo approvato a Natale 2020 ha prodotto un documento di 1500 pagine. «Ci sono lacune che le parti stanno continuando a negoziare – conferma Francesco Bestagno, ordinario di Diritto dell’Unione Europea e Consigliere giuridico della Rappresentanza d’Italia a Bruxelles-. L’accordo cerca di porre le basi per le relazioni future. Molti risultati sono stati raggiunti: la permanenza di un confine morbido tra Irlanda e Irlanda del Nord, l’accordo di libero scambio, il tema della pesca, la tutela delle scelte di vita dei cittadini comunitari che vivono in Inghilterra e viceversa».