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Un'estate nel segno di Dante

31 marzo 2021

Un'estate nel segno di Dante

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La Scuola Estiva internazionale in Studi danteschi organizza dal 2007 una settimana residenziale per conoscere meglio Dante e la sua opera. Nasce grazie alla felice iniziativa congiunta del Centro Dantesco dei frati minori conventuali di Ravenna e il campus di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dal 2007 al 2014 la Scuola ha avuto come sede unica per le sue attività la città di Ravenna; dal 2015, con l’avvio della collaborazione con l’Università di Verona, la Scuola si svolge in parte anche nella città scaligera. Nel 2018-2019 un momento serale si è svolto pure nel borgo di San Leo. Nel 2020 – a causa della pandemia – la Scuola si è svolta interamente a distanza in modalità MOOC.

Sino al 2019 la Scuola è stata guidata da un Comitato scientifico composto da Giuseppe Frasso (ordinario di Filologia italiana presso l’Università Cattolica e direttore della Scuola), Alessandro Ghisalberti (Università Cattolica) e Giuseppe Ledda (Università di Bologna). Dal 2018 il Comitato è stato allargato a Simona Brambilla (Università Cattolica) e Paolo Pellegrini (Università di Verona). Dal 2020 ne fanno parte anche Emiliano Bertin (Università Cattolica), Laura Pasquini (Università di Bologna) e Edoardo Ferrarini (Università di Verona); nello stesso anno sono usciti dal Comitato scientifico Giuseppe Frasso e Alessandro Ghisalberti, mentre Simona Brambilla ne è divenuta coordinatrice. Dal 2007 ad oggi il Comitato scientifico della Scuola ha avuto il piacere di collaborare con i tre direttori che si sono alternati nella guida del Centro Dantesco ravennate: p. Maurizio Bazzoni, p. Egidio Monzani e p. Ivo Laurentini.

Nelle sue prime tredici edizioni la Scuola Estiva internazionale in Studi danteschi ha accolto oltre 300 corsisti (in gran parte dall’Italia, ma non sono mai mancate significative presenze dall’estero), ai quali si aggiungono gli 888 iscritti all’edizione MOOC del 2020.

Ben 86 docenti – italiani e stranieri – hanno contribuito in questi anni al lungo e proficuo percorso didattico della Scuola. Molti di loro sono dantisti, filologi e studiosi di letteratura italiana, ma non è mai mancata la presenza di medievisti, paleografi, storici dell’arte, della religione e della filosofia: è ferma convinzione della Scuola, infatti, che la complessità dell’Alighieri richieda un approccio “a più voci”, in cui le competenze delle varie discipline possono concorrere a svelare tessere diverse di quel mosaico grandioso che è l’opera dantesca.

Negli anni, la Scuola ha inoltre sempre mirato a promuovere proficui momenti di scambio tra i docenti e i partecipanti, nella consapevolezza che il dialogo intorno alla figura e all’opera di Dante costituisce un momento di preziosa condivisione di conoscenze ed esperienze di studio e di ricerca.

Un articolo di

Simona Brambilla

Simona Brambilla

Docente di Filologia italiana e Filologia dantesca - Università Cattolica

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