Sei studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica – Anna Bellantoni, Fiammetta Fortunato, Maura Lospalluti, Federica Pepe, Marta Ru e Brando Vecchietti – hanno portato i colori dell'Ateneo alla trentunesima edizione del Willem C. Vis International Commercial Arbitration Moot, una competizione internazionale che simula un giudizio arbitrale volto a dirimere una lite riguardante una vendita di merci. L’Università Cattolica partecipa da anni al Vis Moot, ma la squadra che ha preso parte a questa edizione è riuscita a raggiungere, a fine marzo, un risultato particolarmente brillante: è stata l’unica squadra italiana ad accedere all’ultima fase delle finali (riservata a 64 squadre), posizionandosi alla fine tra le prime sedici del torneo, sulle 373 squadre partecipanti, provenienti da tutto il mondo (al primo posto si è piazzata la Bucerius Law School di Amburgo).
«Il Vis è stata un’esperienza formativa come poche altre» dice Fiammetta Fortunato, studentessa del quinto anno. «Certo, gli sforzi sono stati importanti, specie nella prima parte della competizione in cui abbiamo dovuto cimentarci con la stesura in inglese di due memorie difensive. Ma ogni fatica è stata ripagata dal bellissimo risultato raggiunto».
«All’inizio ero incerta, non sapevo bene quante energie valesse la pena investire su un’attività come Il Vis Moot» spiega Marta Ru, iscritta al quarto anno. «Ora non ho dubbi nel dire che è stata la scelta migliore che potessi fare. Ho imparato a utilizzare le banche dati specialistiche di dottrina e giurisprudenza e a costruire in modo chiaro e persuasivo un’argomentazione giuridica».
Nella seconda parte della competizione i Mooties sono stati ospitati da diversi studi legali, tra cui LCA Studio Legale, che da anni sostiene la squadra dell’Università Cattolica, per esercitarsi e ricevere osservazioni e consigli. «Poter conoscere dall’interno alcuni dei più rinomati studi legali milanesi è uno dei tanti benefici indiretti del partecipare alla competizione» dice Brando Vecchietti, studente del quinto anno. «Sono certo che questi contatti mi saranno di grande aiuto quando cercherò uno studio a cui propormi dopo la laurea».
«Una delle cose che ho più apprezzato del Vis è stata l’opportunità di incontrare studenti e professionisti di tutto il mondo. Questo non solo durante i Pre-Moot di Belgrado e Copenaghen e durante le finali di Vienna, ma anche in occasione delle esercitazioni svoltesi online», rimarca Anna Bellantoni.