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Da Francesco nel segno di Armida

28 aprile 2023

Da Francesco nel segno di Armida

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Una grande festa di comunità, una giornata di ringraziamento e una tappa importante nei cammini dell’Università Cattolica, dell’Azione Cattolica Italiana e dell’Istituto Secolare delle Missionarie della Regalità, unite nel nome della Beata Armida Barelli.

Tutto questo è stato la giornata di sabato 22 aprile in una gremita Piazza San Pietro, dove oltre 12mila persone sono accorse per ringraziare il Santo Padre Francesco per la beatificazione della cofondatrice dell’Università Cattolica, avvenuta nel Duomo di Milano il 30 aprile dello scorso anno.
 

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Redazione

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Una giornata animata da un’atmosfera festosa animata da canti e testimonianze sulla vita e l’eredità della co-fondatrice dell’Ateneo del Sacro Cuore. Dalle ore 9 il documentario "Armida Barelli: Essere per agire", realizzato da Monica Mondo, ha riproposto la storia della Beata.

In attesa del Papa la piazza fa festa

L'attesa del Santo Padre è stata preceduta dai giornalisti di TV2000 Antonella Ventre e Gennaro Ferrara che hanno ripercorso le tappe principali della vita di Armida Barelli: «La storia che raccontiamo si svolge nell’Italia di cento anni fa quando le donne non avevano ancora diritto di voto, non uscivano di casa da sole e non accedevano facilmente all’università.

Un’intera comunità, quella dell'Università Cattolica, che, dai campus di Milano, Brescia, Piacenza e Cremona per raggiungere Roma si è messa in cammino fin dalle prime luci dell'alba per raggiungere, con treni e pullman, Papa Francesco.

A Roma da Francesco: il viaggio della comunità dell’Università Cattolica

Volti, sorrisi, sguardi che, al momento della partenza, si sono incrociati in un posto tanto familiare, eppure così diverso: la stazione, quello che durante la settimana è per molti un passaggio obbligato e frettoloso, per recarsi all’Università, diventato per un giorno un luogo dove ritrovarsi, ancora una volta, comunità.

Nel suo discorso il Santo Padre, rivolgendosi particolarmente all’Università Cattolica, ha definito Armida Barelli una “donna generativa”, “tessitrice di grandi opere”, anticipatrice di un “modello integrato di leadership femminile” che “che unisca la competenza e la prestazione, spesso associate al ruolo maschile, con la cura dei legami, l’ascolto, la capacità di mediare, di mettere in rete e di far crescere le relazioni”, sottolineando il ruolo dell’Università Cattolica, “grande istituzione accademica chiamata ad avere oggi lo stesso slancio educativo e la stessa intraprendenza formativa che hanno guidato Padre Agostino Gemelli e la Beata Armida Barelli”.

«Negli ambiti dell’economia, della cultura, della politica, della scuola come del lavoro, nella costante attenzione ai più piccoli, ai fragili e ai poveri, vi incoraggio a cercare strade per camminare con tutti – ha continuato Papa Francesco – , ricordando «l’esortazione della beata Armida, la “sorella maggiore”, ad amare, amare, amare; amare senza misura, rigenerati dall’amore di Dio, che trasforma la vita delle persone, in modo concreto e credibile, e attraverso le persone attiva processi e percorsi di rinnovamento sociale».

I gioielli di Armida

Armida, che in piazza era presente, simbolicamente, anche attraverso due oggetti preziosi che portava sempre con sè: una croce appesa a una lunga catena d’oro e una spilla con l’immagine dell’Immacolata. Li aveva ricevuti in dono dalle associate della Gioventù femminile, cui li restituì prima di morire. Da allora sono custoditi dalla vicepresidente nazionale per il settore Giovani dell’Azione Cattolica per il periodo del mandato.

La croce e la spilla: i “gioielli” di Armida continuano a vivere 

A indossarli, in occasione dell'udienza, è Emanuela Gitto, originaria di Milazzo, che dal 2021 ricopre la suddetta carica in AC. «Due oggetti - spiega - il cui significato va ben al di là del semplice valore estetico. Rappresentano qualcosa di più, sono il simbolo di una responsabilità condivisa e indicano il “nostro” stile associativo di fraternità e amicizia».

Il Festival dei Collegi

La giornata di sabato ha avuto un significativo prologo, la II edizione del Festival dei Collegi che, dal 20 aprile, ha riunito nel campus di Roma dell’Università Cattolica studentesse e studenti dell’Ateneo. A inaugurare la rassegna un incontro, nell’Auditorium della Sede, aperto dai saluti istituzionali del Rettore Franco Anelli, dell'assistente ecclesiastico generale Mons. Claudio Giuliodori e della presidente di Educatt Elena Marta. All'evento hanno partecipato i giornalisti Paolo Borrometi e Andrea Tornielli che, in dialogo fra loro e con i ragazzi, hanno narrato esperienze, speranze e possibilità di una vita universitaria che per tutti è una tappa fondamentale del proprio cammino.

Nei Collegi per crescere in conoscenza e fraternità

La manifestazione si è poi articolata in vari momenti tra cui quattro workshop tematici, il talk Va' dove ti porta il cervello - moderato dal giornalista Roberto Fontolan con gli interventi dei docenti Claudia Maraston, Giuseppe RivaStanislao Rizzo e, in collegamento dagli Usa, l’alumnus Stefano Bertuzzi -  e alcuni momenti di convivialità come le cene ospitate dal Collegio San Luca Barelli e dal Polo Universitario “Giovanni XXIII".

La Giornata Universitaria

Un weekend che si è concluso, domenica 23 aprile, con la 99°edizione della Giornata per l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Per l'occasione, la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta nella Chiesa Centrale della sede di Roma da Mons. Claudio Giuliodori, è stata trasmessa in diretta su RaiUno.

L’Università in cammino, per conoscere e amare

In occasione della Giornata, 180 delegati e Amici dell’Associazione Amici dell’Università Cattolica hanno preso parte all'udienza con Papa Francesco e alla Santa Messa di ringraziamento per la beatificazione di Armida Barelli. Negli stessi giorni, l’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo e promotore della Giornata, ha organizzato il convegno nazionale dei Delegati e degli Amici.

Giornate intense in cui, tutta la comunità universitaria, studenti, docenti e personale, si è ritrovata, insieme, all’inizio di un nuovo cammino.

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