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Cura e ricerca nel segno di Armida

21 aprile 2023

Cura e ricerca nel segno di Armida

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Frutto di un’importante e singolare intuizione, dove didattica di alto prestigio, costante ricerca dell’innovazione ed elevata qualità dell’offerta assistenziale sono in continuo dialogo per la cura della persona. Il Policlinico Universitario Agostino Gemelli ha ospitato, in occasione della 99esima Giornata universitaria, uno dei momenti del Convegno nazionale dei delegati e dell’Associazione Amici dell’Università Cattolica, nell’ambito della tre giorni che, dal 21 al 23 aprile, ha inteso riunire attorno a papa Francesco, le principali realtà che Armida Barelli, beatificata esattamente un anno fa, ha contribuito a fondare. 

“Il Policlinico Gemelli, una storia di cura” è stato il tema dell’incontro, con la conduzione di Nicola Cerbino, responsabile della Comunicazione della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCSS, che ha raccontato di un’eccellenza internazionale. «Il convegno nazionale dei Delegati e dell’Associazione Amici dell’Università Cattolica è un’occasione a me particolarmente gradita per dire grazie a tutti i delegati delle diocesi e delle regioni italiane. 

«Certo, l’udienza con il Santo Padre è il momento centrale, ma è questo anche un incontro desiderato - sono le parole, nel saluto iniziale, di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano -. Come presidente dell’Istituto Toniolo (ente fondatore dell’Ateneo), mi sono posto l’intenzione di coltivare il rapporto fra la Chiesa italiana e l’Università Cattolica. Per molti anni l’Associazione Amici e la Giornata Universitaria sono stati determinanti per il sostegno dell’Università Cattolica. 

Armida Barelli è stata appassionata alla missione di creare un Ateneo dei cattolici italiani che potesse replicare il contributo dell’umanesimo e della scienza cristiani al mondo cattolico e all’Italia. Proprio in qualità di presidente del Toniolo, ho il desiderio che la vivacità dell’Associazione Amici continui a mantenere vivo l’interesse della Chiesa italiana verso l’Università Cattolica e il contributo dell’Università per la Chiesa italiana».

Un legame quello dell’Arcivescovo, che lo lega personalmente all’Ateneo e non soltanto come laureato in Lettere Classiche. Al Gemelli ha raccontato anche di un carteggio tra sua madre e suo padre giovani, ritrovato da lui qualche anno fa: «Mia mamma scriveva a mio papà, che forse in quel tempo era militare, lettere molto discrete, come si usava allora tra ragazzi, ma dalle quali si capisce che stava nascendo un amore. Si intuisce che a favorire la loro unione fu proprio l’impegno comune a raccogliere le offerte per la Giornata per l’Università Cattolica». 

Quindi la parola al vicepresidente dell’Istituto Toniolo, Giuseppe Fioroni e all’assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo monsignor Claudio Giuliodori.  Prima delle testimonianze di Angela Mastronuzzi, alumna, responsabile di struttura semplice dipartimentale neuro-oncologia all’ ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dei professori Gennaro Nuzzo, Sergio Alfieri, Giovanni Battista Doglietto, Roberto Persiani, il professor Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina, ha illustrato i numeri di straordinaria eccellenza che fanno del Gemelli, come dicono i ranking mondiali, il primo ospedale italiano e il 38esimo ospedale del mondo.
 

Un articolo di

Federica Vernò

Federica Vernò

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