NEWS | Collegi

Agostini Semper, assemblea nel segno dello scambio intergenerazionale

12 novembre 2024

Agostini Semper, assemblea nel segno dello scambio intergenerazionale

Condividi su:

Elementi riconoscibili dell’identità “agostina” sono l’attitudine alle relazioni umane e l’apertura alla dimensione del trascendente: pertanto le assemblee annuali prevedono, accanto ai momenti culturali e amministrativi, la celebrazione della messa e la convivialità. È quanto ha rilevato nel suo intervento, quasi a sintesi dell’evento, l’Agostino dell’Anno 2024, avvocato Antonello Mandarano, direttore centrale dell’avvocatura comunale di Milano, dando atto del clima che si è percepito nell’accogliente Cripta dell’Aula Magna il 9 novembre in occasione della XXVIII Assemblea annuale dell’Associazione studenti del Collegio AugustinianumAgostini Semper”.

Ad aprire i lavori con i saluti istituzionali è stato Mario Gatti, direttore della sede di Milano dell’Università Cattolica, nominato lo scorso anno Agostino onorario: «Grazie per essere oggi nella vostra e nostra Università: anche per merito dei rapporti di amicizia pregressi e per le relazioni che ponete in essere, l’Università si rivela luogo di scambio intergenerazionale, dove esprimere capacità e talenti, e dove si è aiutati nelle fragilità».

Il tema dello scambio intergenerazionale è poi stato ripreso dal presidente di “Agostini Semper” Daniele Clarizia, il quale ha ricordato cenni della storia del Collegio, pensato da padre Agostino Gemelli già nel 1926, con la posa della prima pietra nel 1933 e l’apertura in tempi rapidissimi nel 1934, e affidato alla protezione di sant’Agostino d’Ippona, grande pensatore, vescovo e dottore della Chiesa. «Lo scambio intergenerazionale, attuato anche tramite i vari progetti che toccano la nostra quotidianità, è nel segno della restituzione di una piccola parte di ciò che siamo, in spirito di servizio e di solidarietà che sono la cifra dell’Augustinianum».

È toccato al direttore del Collegio Matteo Dominidiato illustrare agli “Agostini Semper” le attività collegiali dello scorso anno accademico, supportandole con i dati statistici relativi a provenienza geografica, facoltà di iscrizione, media dei voti, ecc. dai quali è emerso che la prevalenza dei collegiali è iscritta alle facoltà economiche e la regione più rappresentata è la Sicilia. Non è mancato il ringraziamento ad “Agostini Semper” per il tempo dedicato a sostenere i progetti del Collegio, come ribadito anche nel simpatico intervento di Michael Karlheinz Kuntner, presidente dell’assemblea degli attuali studenti.

Proprio nell’ambito delle attività di Collegio, che in questo anno accademico approfondiranno il tema “Ars humana aedificavit urbes: gli agenti di sviluppo della città e le sfide delle trasformazioni urbanistiche”, la prolusione è stata affidata all’Agostino dell’Anno Antonello Mandarano che in modo chiaro e sintetico ha svolto una relazione su “Lo spazio urbano tra tutela e valorizzazione”.

Dopo la parte più tecnica, Mandarano – al quale è stato consegnato il riconoscimento consistente nella statuetta che riproduce l’effigie di sant’Agostino nella versione posta nella cappella del Collegio e donata dall’Associazione “Agostini Semper” – ha ricordato i suoi anni in Collegio dal 1984 al 1989, caratterizzati dalla condivisione di grandi amicizie.

Ha poi voluto menzionare il suo relatore della tesi, docente di Diritto amministrativo e a lungo preside della Facoltà di Giurisprudenza, Giorgio Pastori, anche lui “agostino” come l’attuale preside Stefano Solimano presente in assemblea, e l’allora arcivescovo di Milano, cardinal Carlo Maria Martini, che in quegli anni proponeva in Duomo la Scuola della Parola con un linguaggio semplice e profondo allo stesso tempo, alla quale vari collegiali partecipavano trovando significativi elementi di formazione che contribuivano a forgiarne la personalità.

Inoltre, ha ricordato un episodio significativo della sua esperienza collegiale. Tra le varie “stravaganze” agostine, il gruppo degli studenti trentini aveva creato la consuetudine di tramandare negli anni ai nuovi arrivati una scatola dell’identità trentina contenente vari oggetti legati a quella regione e all’esperienza collegiale. Un bel giorno lo studente depositario della scatola decise di interrompere questa tradizione identitaria facendo dono e distribuendo il contenuto a collegiali di tutte le regioni, quale segno di apertura e integrazione. A Mandarano, calabrese, era toccato un apribottiglie, che - custodito gelosamente in questi decenni – ha mostrato con orgoglio all’assemblea tra gli applausi divertiti degli antichi compagni.

Sono poi seguiti i previsti adempimenti burocratici: l’approvazione del bilancio, il rinnovo delle cariche sociali, la consegna delle borse di studio, e infine il ricordo degli “agostini” defunti e la messa celebrata dall’assistente del Collegio don Daniel Balditarra e dall’antico studente don Fabio Iodice.

Nel segno della continuità delle amicizie nate in Collegio (e rafforzate negli anni anche grazie all’Associazione) e delle relazioni con le nuove leve del Collegio, l’assemblea è stata preceduta nella sera precedente da un incontro conviviale con il tradizionale concerto offerto dai collegiali degli anni Ottanta, referente Marcello Polo, che quest’anno sul tema “Homo Faber. Un racconto di De André”, ha visto esibirsi nella sala Ruffilli Giavazzi del Collegio i musicisti Claudio Tuma e Massimo Donno.

 

 


Foto per gentile concessione di Sergio Frezzolini (Album Italia)

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti