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All’Università Cattolica ChatGPT entra nel piano studi di Economia

02 ottobre 2024

All’Università Cattolica ChatGPT entra nel piano studi di Economia

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In che modo un utilizzo appropriato di ChatGPT può aiutare nell’implementazione di modelli di business, nell’analisi di dati e, perché no, nella realizzazione di piani di comunicazione e strategie di marketing efficaci? A fornire una panoramica approfondita dell’enorme portata che uno dei più rivoluzionari e avanzati modelli di Intelligenza Artificiale sviluppati da OpenAI può avere per l’ambito economico e aziendale è l’Università Cattolica del Sacro Cuore. La Facoltà di Economia per l’anno accademico 2024/2025 introduce nella proposta didattica del campus di Milano due nuovi corsi rivolti agli studenti delle lauree triennali e magistrali: “ChatGPT per l’Analisi dei Dati in Ambito Aziendale” e “Mastering ChatGPT for Business Applications”.

L’iniziativa nasce sulla scia del grande successo già riscontrato da entrambi i corsi che, avviati in fase sperimentale nel secondo semestre dell’anno accademico 2023/2024, hanno attirato l’interesse di oltre 600 studenti della Facoltà di Economia. «Tale proposta offre l’opportunità di entrare nel vivo di uno strumento tecnologico che si è inserito velocemente nella realtà delle pratiche economiche e aziendali e che richiede una tecnica che sentiamo di dover insegnare alle nostre studentesse e ai nostri studenti, proprio pensando alla loro carriera professionale. L’obiettivo è fare in modo che in futuro si presentino nel mondo del lavoro preparati a saper prendere decisioni sempre più fondate sulla evidenza e soprattutto ragionate», dichiara la Preside della Facoltà di Economia Antonella Occhino. «È importante conoscere il mondo dell’intelligenza artificiale attraverso la pratica di uno strumento di straordinarie potenzialità per la gestione delle informazioni che ci vengono messe a disposizione, e imparare a farne buon uso a servizio della efficienza economica, senza dimenticare che la regia rimane quella della intelligenza umana e che l’obiettivo è quello del contributo di tutti al bene comune».

Del resto, alla luce della sperimentazione avviata l’anno scorso, «la risposta positiva mostrata dagli studenti testimonia l’importanza e l’attualità del tema trattato, nonché la crescente necessità di competenze digitali e di comprensione delle nuove tecnologie nel mondo accademico e professionale», spiega il coordinatore del progetto Federico Rajola, Delegato del Rettore al coordinamento, allo sviluppo e alla programmazione dei sistemi informativi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e Direttore del Centro per l’innovazione e lo sviluppo delle attività didattiche e tecnologiche di Ateneo (ILAB).

Nei due corsi sperimentali del semestre scorso, entrambi affidati al Docente di Organizzazione dei sistemi informativi aziendali Simone Gabbriellini, gli studenti iscritti hanno avuto l’opportunità di esplorare alcuni aspetti relativi all’uso dell’Intelligenza Artificiale, come l’elaborazione del linguaggio naturale, l’interazione uomo-macchina, le implicazioni etiche. Attraverso lezioni teoriche e pratiche, i partecipanti hanno acquisito inoltre basilari competenze necessarie per poter toccare con mano e saper affrontare alcune delle grandi sfide future che l’IA comporta.

«L’entusiasmo mostrato ci incoraggia a proseguire nella direzione dell’innovazione e a rafforzare in tal senso l’offerta formativa con contenuti che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro contemporaneo», afferma il professor Rajola, che sempre per l’anno accademico 2024/2025 seguirà l’iniziativa, delineando modalità didattiche e organizzative dei corsi. Un progetto ambizioso, quindi, che «conferma il ruolo di primo piano dell’Ateneo nell’educazione superiore, capace di anticipare e soddisfare le esigenze formative delle nuove generazioni», osserva il professor Rajola.

L’iniziativa, infatti, si inserisce nel contesto di un più ampio impegno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore verso l’innovazione didattica e l’inclusione di strumenti tecnologici avanzati nei programmi di studio e nelle attività di ricerca. Ne sono un esempio il progetto Metaversity che, promosso dal Teaching and Learning Lab (TeleLab) e dal Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione (PsiCom) in collaborazione con Humane Technology Lab (HTLab), intende esplorare le frontiere della didattica digitale integrando i mondi virtuali con l’Intelligenza Artificiale; il corso IA: I primi passi nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, iniziativa ideata dal Teaching and Learning Lab (TeLeLab) e dallo Humane Technology Lab e pensata per le matricole del campus di Milano; l’avvio del GenAI@work LAB, realizzato dal Centro di ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi finanziari (Cetif) in collaborazione con Reply e dedicato allo sviluppo e al monitoraggio di algoritmi di Generative Artificial Intelligence nel settore finanziario.

 

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

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