Prima dell’ingresso in Nestlè, Andrea Latino ha lavorato nell’Agenzia per l’Italia Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e presso la Camera dei Deputati, e, parallelamente, ha fondato due società di consulenza digitale, Leviathan e Seraph, con oltre 50 clienti in 13 diverse industrie. Una carriera avviata mentre era ancora studente e che è riuscito a orientare tra settore pubblico, privato e tecnologia anche grazie all’approccio multidisciplinare della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali.
«Ho lavorato sia nell’ambito delle politiche pubbliche che nel business. Per fare policy advising o consulenza a un parlamentare, ad esempio, è necessario comprendere le istituzioni e in questo gli esami di diritto pubblico, di scienze politiche e sociologia mi hanno aiutato a navigare rapidamente la grande macchina dello Stato – racconta l’alumnus e continua - Parlando di business, invece, cito sempre una bellissima lezione del professor Damiano Palano sulla Legge ferrea dell’Oligarchia (teoria politica formulata dal politologo tedesco Robert Michels nel 1911, ndr) perché mi ha aiutato a leggere il mondo attraverso strutture di potere e, di conseguenza, a orientare obiettivi e incentivi, sia personali sia del team, a seconda degli interlocutori che ho davanti. Trasporre tale insegnamento in un contesto aziendale è davvero prezioso».
Tra le competenze acquisite in Università Cattolica, inoltre, l’alumnus sottolinea come il curriculum in Relazioni Internazionali abbia incentivato l’importanza di adottare una visione complementare, di vedere le cose sotto più punti di vista e di imparare a cogliere le complesse sfumature che compongono la realtà. A tal proposito ricorda «una bellissima lezione sul pensiero strategico di Carl Von Clausewitz, secondo il quale esistono tre gruppi di fattori da considerare in guerra: razionali, come il numero di truppe, irrazionali, come il morale, la volontà della popolazione – pensiamo all’eroica resistenza dei cittadini ucraini- e arazionali, come tempo atmosferico e fortuna che però non sono controllabili. Acquisire conoscenze di questo tipo consentono di allargare lo sguardo e quindi aiutano a essere leader più capaci di resistere ai cosiddetti “shock”, siano essi prevedibili o meno. Spesso, infatti, le aziende finiscono per concentrarsi su contesti micro, sottovalutando elementi più politici, come dimostra la recente crisi dovuta alla guerra in Ucraina».
Esperienze imprenditoriali e nel settore politico, un ruolo manageriale in una grande multinazionale e riconoscimenti internazionali: con determinazione e consapevolezza, l’alumnus ha costruito la sua carriera a partire dalle sue passioni, il digitale e la politica, trasformandole in professioni.
Ai giovani studenti 3 consigli: razionalità nelle scelte, un’esperienza universitaria di studio ma anche di divertimento, non perdere mai la fiducia nel futuro.