Ed è proprio la storia, quella del grande basket americano, l’ingrediente dominante della mostra, organizzata con la collaborazione del Rotary Club di Brescia e Manerbio, del Gruppo fotografico di Bagnolo Mella, della Giorgio Gandolfi Agency e con il patrocinio del Comune di Cremona. «Crediamo sia davvero una bella occasione per rafforzare il connubio tra sport e cultura nel campus di Santa Monica» spiega Matteo Burgazzoli, responsabile della Vice Direzione per Cremona. «Offriamo questa possibilità ai nostri studenti ma anche a quelli delle scuole superiori. Grazie a Giorgio Gandolfi, che è l’anima di questa iniziativa, e al professor Fabio Antoldi, questa mostra rappresenta un’occasione per portare una testimonianza dei valori dello sport alle giovani generazioni. È quindi molto positivo che abbia già attirato l’attenzione di molti istituti scolastici del nostro territorio».
L’evento è in collaborazione con Vanoli Basket Cremona, Ju-Vi Cremona, Sansebasket e Cremona Pink. Fino al 26 ottobre, la mostra sarà aperta a tutti, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, il sabato dalle 9.30 alle 18.30 e la domenica dalle 14.30 alle 18.30. Sarà, questa, un’anteprima assoluta dell’esposizione che avrà luogo a Brescia, dal 29 ottobre al 6 novembre, e si concluderà con un’asta benefica, in presenza e via webinar, delle fotografie esposte presso il MO.CA di Brescia, dove tutti i proventi saranno devoluti al baskin, il basket inclusivo nato proprio a Cremona e ora diffuso in tutta Italia e in molti Paesi europei. «Oggi qualcuno paragona Michael Jordan a LeBron James, ma per me Jordan era e resta il migliore» confessa Gandolfi, tra un aneddoto sul 23 dei Chicago Bulls, il più grande atleta nordamericano del Novecento secondo ESPN, e Julius Erving, «un vero amico» per il giornalista cremonese.
«È un ritorno al passato per me» racconta Gandolfi, ricordando quello che ha scritto in uno dei suoi libri, “C’era una volta la pallacanestro… e non solo”. «C’è un momento della vita in cui un episodio ti fa tornare indietro di anni e ti scorrono, come in un film, le immagini di tutto quello che hai fatto, visto, conosciuto e provato in passato». Si riferiva, in questo caso, a una sua intervista a Sky Sport, nel gennaio 2021, in occasione dei quarant’anni della prima partita NBA trasmessa in Italia. Ma le stesse parole, ora, tornano vivide grazie alla forza delle immagini iconiche che arricchiscono il corpo aule dell’Università Cattolica, a Cremona. C’era una volta l’NBA. Grazie a Larry Bird, Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson, Julius Erving e Michael Jordan. Grazie a chi l’ha raccontata, e oggi continua a farlo. Nel campus di Santa Monica.