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Cetif Advisory, un progetto innovativo per la finanza decentralizzata

13 luglio 2023

Cetif Advisory, un progetto innovativo per la finanza decentralizzata

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Creare il primo ecosistema italiano in cui è possibile sperimentare servizi di Finanza Decentralizzata (DeFi) in modo inclusivo e trasparente, consentendo anche a player istituzionali di poter operare in un ambiente digitale sicuro e in linea con gli standard normativi.

È quanto si propone il progetto “Institutional DeFi for Security Token”, coordinato da Cetif Advisory, spinoff di consulenza del Centro di ricerca su tecnologie, innovazione e servizi finanziari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Cetif), unico nel suo genere in Italia e in Europa. E per questo premiato da Banca d’Italia che l’ha selezionato tra i vincitori per la seconda “Call for proposal” mirata all’accesso al Milano Hub, il centro di innovazione per il Fintech ideato dalla Banca centrale del nostro Paese proprio per sostenere l’evoluzione digitale del mercato finanziario.

Con Cetif Advisory sono partner dell’iniziativa Fireblocks, abilitatore di piattaforma di custodia diretta di asset digitali, Reply per lo sviluppo della soluzione tecnologica, Linklaters per il supporto legale e DVRS per gli aspetti Web 3.0. Sono coinvolte anche alcune tra le più importanti banche, SGR e attori del panorama finanziario italiano quali: AcomeA SGR - Gimme 5, Euromobiliare AM SGR, Banca Mediolanum, Banca Sella, Banca Popolare di Sondrio, Cassa Depositi e Prestiti, Credem, Hype, Intesa Sanpaolo e Mediobanca.

Nello specifico, il progetto intende studiare, progettare, sviluppare e testare modelli economici e processi di una piattaforma AMM (Automated Market Making) di livello istituzionale, per lo scambio di Security Token sul mercato secondario, in un contesto di DeFi istituzionale. In più, vuole promuovere lo sviluppo di un quadro di linee guida normative, all’interno delle quali si possano offrire servizi in ottica di DeFi istituzionale, nella tutela degli attori di mercato e mitigandone i rischi. Intende, poi, consentire alle istituzioni partecipanti di comprendere il ruolo che possono ricoprire, in una nuova filiera del valore, abilitata dal paradigma della DeFi Istituzionale. Infine, sperimentare anche nuovi modelli di business e operativi abilitati, per il mercato secondario di Security Token, per poterne capire benefici e vantaggi.

«La realizzazione del primo ecosistema italiano per la sperimentazione della DeFi Istituzionale guidato da Cetif Advisory è un caso concreto di successo della ricerca accademica che diventa innovazione di business a vantaggio di tutto il sistema finanziario. Siamo particolarmente orgogliosi del prestigioso riconoscimento di Banca d’Italia, che conferma ulteriormente la portata strategica dell’iniziativa», spiega Federico Rajola, direttore di Cetif e docente di Organizzazione aziendale nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica.

D’altra parte, il trend della Finanza Decentralizzata è destinato a crescere sempre più. Lo conferma una ricerca sul tema, condotta da Cetif Advisory con le principali istituzioni finanziarie tra giugno e ottobre 2022. Dall’indagine è emerso che il paradigma della DeFi non è assolutamente considerato un fenomeno transitorio o sopravvalutato (81%). Anzi per l’intero campione il principale ostacolo verso una sua possibile adozione è la mancanza di un inquadramento regolamentare. Per la quasi totalità delle istituzioni finanziarie intervistate non studiare la DeFi significa perdere un vantaggio strategico (92%); il 100% concorda sul fatto che consentirà di innovare il settore e creare nuovi servizi finanziari, il 92% la considera uno strumento per creare nuovi modelli di business.

 

Un articolo di

Katia Biondi

Katia Biondi

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