NEWS | Preghiera di suffragio per il Rettore

Cocconcelli: «Lo stile di un Rettore internazionale e creativo»

31 maggio 2024

Cocconcelli: «Lo stile di un Rettore internazionale e creativo»

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A nome dell’intera comunità universitaria, desidero ringraziare Sua Eccellenza Mons. Mario Delpini e Sua Eccellenza Mons. Claudio Giuliodori per aver accompagnato con la riflessione e la preghiera i momenti di suffragio e di commiato al Magnifico Rettore, prof. Franco Anelli. Ringrazio inoltre Sua Eminenza il Card. Matteo Maria Zuppi per la Sua presenza e vicinanza all’Ateneo.

Siamo ben consapevoli che, quando varchiamo uno degli ingressi delle nostre sedi non stiamo semplicemente entrando in un edificio, ma simbolicamente entriamo a far parte di una grande famiglia.

Questa espressione non è una formula retorica. Descriverci come una famiglia significa rimarcare il nostro essere un’istituzione educativa con una identità chiara e riconosciuta.

È dunque inevitabile che, quando uno di noi ci lascia, un’enorme tristezza ci assalga. Ma proprio la consapevolezza di appartenere a questa famiglia ci dà conforto e sollievo, perché essa fonda la propria esistenza sulla misericordia infinita di Dio.

Caro Franco, i numerosi messaggi di vicinanza che ci giungono in questi giorni da tutto il mondo testimoniano la perdita di un uomo straordinario e di un grande intellettuale, io perdo un amico affettuoso.

Il Rettore Franco Anelli era – e resterà – uno dei membri più illustri della nostra Università, e non solo per il ruolo che ha svolto. La sua dedizione all’Ateneo dei cattolici italiani è evidente nelle tante opere che ci ha lasciato e che ci impegniamo a proseguire. I suoi insegnamenti non saranno dimenticati.

Non è questa l’occasione per ricordare compiutamente i frutti della sua lunga attività accademica. Vorrei però soffermarmi su alcuni aspetti del suo agire come studioso e come Rettore. 

In primo luogo, credo che sia importante evidenziare la sua strenua difesa dell’autonomia dell’Ateneo e della libertà di tutti e di ciascuno. Alla radice della sua idea di università come istituzione creativa c’era proprio la necessità di preservare l’indipendenza del pensiero, perché è grazie ad essa che nascono idee davvero dirompenti, che permettono alla scienza di progredire. Senza una vera libertà, non c’è una genuina creatività.

Franco Anelli riusciva ad anticipare le dinamiche di cambiamento: ciò gli ha permesso di guidare l’Ateneo preservandone la storica identità e aprendolo alle innovazioni. Ha promosso con determinazione le connessioni tra i saperi, il profilo internazionale e i legami tra le ricerche prodotte e le domande espresse dalla società. La sua intelligenza acuta e la sua profonda cultura sono state indispensabili anche nei momenti più difficili per affrontare le complessità e ridisegnare il futuro dell’Ateneo.

Vorrei sottolineare un ulteriore aspetto che riguarda l’attenzione che riservava all’educazione e alla formazione delle studentesse e degli studenti. Il Rettore Anelli, da studioso appassionato, era realmente convinto che al centro dell’azione universitaria ci debba essere lo studente – con il suo carattere, con le sue incertezze e con le sue aspettative – e che il compito principale dell’università debba consistere nella valorizzazione dei talenti che ciascuno esprime. 

Davanti alla sua morte siamo rimasti sgomenti e stupiti. Ora, dal nostro dolore, dobbiamo rinnovare le ragioni per proseguire con un nuovo slancio, nel ricordo di un Rettore generoso e lungimirante. Come ci ha ricordato lui stesso, pochi mesi fa, non è il passato, ma la propensione al futuro ciò che rende l’università un’istituzione sociale; perché un ateneo è lì per restare, per essere ancora tra molti anni centro di conservazione, elaborazione e diffusione di pensiero e di conoscenza.

Grazie alle studentesse e agli studenti, ai docenti e al personale tecnico-amministrativo, che con il loro affetto dimostrano che la nostra comunità sa essere unita anche nel dolore.

Sono certo che dallo smarrimento di queste ore trarremo la forza e il coraggio per continuare a scrivere insieme la storia della nostra grande famiglia, la grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

L'intervento di

Pier Sandro Cocconcelli

Pier Sandro Cocconcelli

Pro-Rettore Vicario Università Cattolica del Sacro Cuore

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