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Arte, tre borse di studio per ricordare Ivana Santarsiere
Promosse dall'Associazione Tumori Toracici Rari sono state assegnate a tre tesisti della Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici del nostro Ateneo
| Luca Aprea
22 aprile 2024
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Nell’Aula Magna del campus Santa Monica, nella sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, si è tenuta la cerimonia di consegna della borse di studio della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi. Sono stati 29 gli studenti che frequentano i corsi di laurea triennali e magistrali premiati da Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, e da Giuseppe Bertoni, presidente della Fondazione Invernizzi.
«Sono borse di studio che durano due o tre anni a seconda se lo studente frequenta la laurea triennale o magistrale - spiega Marco Trevisan - si tratta di un contributo sostanzioso che consente di pagare buona parte delle tasse universitarie. La Fondazione Invernizzi ha in questo sostegno un ruolo fondamentale, dimostrandosi vicina agli studenti di oggi».
Ma oltre a un supporto economico, le borse di studio della Fondazione Invernizzi sono viste come uno sprone all’impegno per gli stessi studenti. «Lo sono, uno sprone, perché si basano fondamentalmente sul merito e parzialmente sul reddito» afferma Trevisan. In sintesi, dice il preside: «Premiamo i migliori».
«La Fondazione Invernizzi - spiega Bertoni - ha sempre avuto da un lato lo scopo di supportare la ricerca nel campo dell’economia, dell’alimentazione e della salute dell’uomo, come codificato dal suo statuto. Non può però esistere ricerca che non sia associata alla formazione e all’educazione delle giovani generazioni. Pertanto è altamente positivo il fatto che vi sia la possibilità, da parte della fondazione, di fornire un aiuto anche con un riguardo al merito delle persone e non solo ai bisogni economici delle famiglie».
Proprio sul merito si sofferma Bertoni. «Interpreto il concetto di merito nella logica donativa di noi cristiani - dice - sappiamo che nel Vangelo sta scritto “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, pertanto si dovrebbe sentire il dovere di restituire quello che si riceve con senso di servizio». «Quello che ricevete non lo ricevete solo per voi - dice rivolto agli studenti - ma anche per la società in cui siete inseriti».
Uno a uno gli studenti hanno ricevuto dalle mani di Trevisan e Bertoni il riconoscimento di 4.000 euro (un po’ più alto per gli studenti internazionali), mostrando la consapevolezza di cosa questo significhi.
Luca Anelli, 19 anni, al primo anno di Scienze e tecnologie alimentari definisce un grande aiuto quello che arriva dalla Fondazione Invernizzi. «Buona parte della retta è pagata con la borsa di studio, ma soprattutto siamo invogliati a fare sempre meglio. Il fatto che, tramite il merito, la borsa di studio possa essere rinnovata anche negli anni successivi è per noi molto importante. Una grande opportunità da cogliere».
Letizia Cislaghi, 19 anni, frequenta lo stesso corso. «È un bel viatico iniziare l’università con questa borsa - afferma - aiuterà i miei genitori a coprire parte delle spese». Camilla Artico frequenta invece il primo anno della laurea magistrale in Consumer Behaviour. «C’è grande soddisfazione per avere ottenuto questo contributo - dice - mi fa molto piacere che vi siano queste iniziative. È una spinta per vivere al meglio la città di Cremona, dove mi sono trasferita da Parabiago, ma anche il mondo universitario, cercando di sfruttare al meglio tutte le occasioni che ci sono date dall’Università Cattolica, come in questo caso grazie alle borse della Fondazione Invernizzi, che ringrazio».
Un articolo di
Luca Anelli, Lorenzo Balestreri, Letizia Cislaghi, Federico Cossetto, Matteo Coti Zelati, Nicola Ferrari, Gaia Lusetti, Filippo Parmini, Ottavia Perni.
Raffaele Antoci, Camilla Artico, Elena Biasoni, Stefano Calderoni, Morgan Cima, Alessandro Corsini, Federico Galfredi, Vilio Giommo, Chiara Gorga, Edoardo Martinello, Giusy Mataluna, Marta Messmer, Chiara Pistillo, Simona Rafeli, Elisa Re', Teresa Sacchi, Filippo Sbordi, Stefania Zacchi.
Gerogios Tatsios, Yağmur Topçu.