Da aprile 2024, l’expertise dell’Università Cattolica nel campo delle Industrie Culturali e Creative trova applicazione concreta in CreAbility, un progetto nato dalla collaborazione tra ModaCult e Almed. Questa iniziativa riunisce docenti, ricercatori e professionisti impegnati nella costruzione di una rete di realtà che promuovono etica, inclusione e creatività.
CreAbility valorizza sartorie, artigianato e design urbano come luoghi di trasformazione economica e sociale, riconoscendoli non solo come settori produttivi, ma anche come motori di innovazione e coesione.
A guidarlo è un team interdisciplinare di ricercatori, esperti di sostenibilità, ibridazione culturale e innovazione digitale, affiancati da consulenti specializzati nell’analisi delle filiere produttive e nello sviluppo di risorse digitali per le industrie creative.
«Da tempo il nostro centro di ricerca si interroga su come la sostenibilità possa diventare non solo una necessità etica, ma una strategia concreta di successo per il settore – ha dichiarato Silvia Mazzucotelli Salice, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi in Università Cattolica –. Non si tratta solo di fare “la cosa giusta” per il pianeta o per le persone, ma anche di vedere nella sostenibilità un’opportunità per migliorare il modello di business, valorizzare il lavoro artigianale, attrarre nuovi mercati e garantire un futuro più resiliente al settore. Il nostro centro di ricerca non si limita a studiare la sostenibilità come un ideale morale, ma cerca di capire come tradurla in pratiche, modelli e approcci che abbiano un impatto concreto e positivo sia sul piano economico che sociale».
Il progetto, che lavora sulle intere filiere individuate e sui loro immaginari (non solo sul prodotto materiale) vuole dimostrare come le tre linee di azione Moda (FashionAbility), Artigianato artistico (CraftAbility) e Design/Architettura e Arti per gli spazi pubblici (PlaceAbility) siano in grado di creare contenuti socialmente inclusivi, identità aperte e plurali prive di stereotipi, e come la formazione e l’acquisizione di competenze all’interno di una filiera possano avere un impatto sui settori culturali e creativi.
Tutto questo, facendo network tra soggetti che operano in settori creativi diversi, ma con un’attenzione condivisa alla generazione di valore sociale. Per garantire il coinvolgimento di realtà in linea con queste caratteristiche, il progetto si avvale del supporto di hub - un'ampia rete di stakeholder, tra cui associazioni, fondazioni, consorzi e altri soggetti - che vantano una consolidata esperienza nell'economia creativa e svolgono un ruolo chiave come nodi strategici all'interno di reti rilevanti per gli ambiti di azione del progetto.
Le macro-attività del progetto si possono raggruppare in quattro categorie.
CreaNet ha l’obiettivo di costruire, sviluppare e mantenere una community di realtà di settore attraverso la creazione di una piattaforma collaborativa che favorisce l’incontro, la condivisione e lo scambio di competenze e conoscenze tra differenti soggetti. Qui si possono attivare forum, tavoli di confronto e ascolto, momenti di incontro tra imprese, organizzazioni e giovani talenti.
CreaTraining offre un'opportunità unica di formazione gratuita per tutte le realtà che vogliono potenziare le proprie competenze nell’ambito della transizione digitale e sostenibile. I corsi, online e di taglio pratico, coprono i temi del Brand Design, dello Storytelling, del Podcasting, della Sostenibilità economica e della conoscenza dei trend di consumo sostenibili, sono accessibili attraverso la piattaforma CreaNet e saranno disponibili in quattro edizioni successive, da gennaio a dicembre 2025, garantendo così maggiore flessibilità e possibilità di partecipazione. Questo percorso formativo è pensato per supportare piccole realtà imprenditoriali, associazioni e imprese sociali, spesso limitate da risorse economiche e difficoltà nell’accesso a percorsi di aggiornamento qualificati. Grazie a CreaTraining, queste organizzazioni potranno acquisire strumenti e conoscenze fondamentali per affrontare le sfide del cambiamento tecnologico e ambientale, migliorare la propria competitività e rafforzare il proprio impatto sul territorio.
Un’ulteriore componente del progetto è CreaCoach, pensata per offrire un supporto altamente personalizzato alle realtà aderenti al network. Si tratta di un programma di mentorship che non solo si concentra sullo sviluppo professionale dei talenti e della community di Creability, una rete che abbraccia l’innovazione sostenibile e creativa. Il coaching offerto da CreaCoach è un percorso di accompagnamento individuale, che permette alle organizzazioni di ricevere consulenze mirate, sviluppare progetti specifici e affrontare le sfide legate alla transizione verso un modello di produzione sostenibile.
Non manca poi un’ultima azione, quella di connessione tra l’Università e il mondo del lavoro. È CreaCampus, una iniziativa pratica rivolta agli studenti della Facoltà di Scienze Politiche e Sociali, articolata workshop pratici e testimonianza in cui incontrare direttamente i partecipanti al progetto.
Tra le realtà aderenti al progetto spicca la rete delle sartorie sociali, un interessante progetto che già si avvale della collaborazione scientifica di ModaCult. «La costituzione della "rete" tra le Sartorie sociali, si inserisce all'interno del percorso progettuale 'Intrecci artistici e culturali' promosso dall'aps Arci Francesco Jovine con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli e il patrocinio della Provincia di Campobasso – ha dichiarato Giorgio Gagliardi, presidente Arci Francesco Jovine di Guglionesi –. Gli obiettivi sono quelli di sviluppare nuovi prototipi di iniziative di 'Economia sociale', di valorizzare le Sartorie sociali come 'luogo' di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro evidenziando il ruolo economico e sociale affinché possano farsi portavoce di quel necessario cambiamento nel settore moda che lo renda maggiormente sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale».
Per le sartorie sociali, partecipare a CreaAbility significa non solo avere accesso a un percorso formativo, ma anche beneficiare di un'opportunità esclusiva di networking e di condivisione di esperienze con altre realtà che ambiscono a fare la differenza nel mondo della produzione responsabile. In un contesto in cui le risorse per la formazione e la crescita sono spesso limitate, il programma diventa una risorsa per tutte le imprese sociali che vogliono fare il salto di qualità, rafforzando la propria visione sostenibile e innovativa. «Il progetto CreAbility rappresenta per noi un’opportunità importante – ha spiegato Mazzucotelli –. È una piattaforma che guarda anche al futuro delle Sartorie Sociali, offrendo strumenti per capacitare le persone e valorizzare al massimo il loro talento e la loro creatività, per fare rete e per mettere in contatto competenze, esperienze e risorse».