Del volley, Cristina ama «condividere risultati e vittorie, ma anche lavorare su limiti e difetti». Per questo, racconta, con la pallavolo è stato subito «amore a prima vista». Un fuoco che non si spegne nemmeno dopo più di quindici anni di carriera al vertice. «Avevo bisogno di nuovi stimoli» spiega. «Dopo dieci anni, ho concluso il mio percorso a Novara e volevo di nuovo mettermi in gioco. Fa parte del mio carattere cercare continuamente nuove sfide. Amo quello che faccio, e a Conegliano ho trovato l’ambiente perfetto per poterlo fare. È uno squadrone, sono contenta di farne parte».
L’Imoco Volley Conegliano è la squadra campione d’Italia e d’Europa in carica. Negli ultimi otto anni, ha vinto due volte la Champions League e il Mondiale per club, sette volte lo scudetto, sei volte la Coppa Italia, otto volte la Supercoppa italiana. «Nella mia carriera per fortuna ho vinto un po’, sia con i club sia in Nazionale» prosegue Cristina, che aveva ottenuto la lode anche nella laurea triennale in Scienze motorie e dello sport, sempre all’Università Cattolica, mentre era capitana della Nazionale italiana e dell’Agil Volley Novara. «Nel mio futuro vedo ancora tante vittorie. L’obiettivo è continuare a vincere».
Quando le ricordiamo che è stata la prima grande atleta che ha creduto al programma Dual Career, sette anni fa, Cristina ribatte: «È proprio a questo progetto che io devo dire grazie. Avevo bisogno di un supporto che mi permettesse di mettere insieme studio e sport. Ringrazio davvero tutti coloro che in questi anni lo hanno reso possibile». Pronta per continuare a vincere, ma solo dopo un altro, meritatissimo, salto della siepe.