L'Express, uno dei principali giornali delle Mauritius, la definisce "la meilleure dossiste mauricienne du moment". Ma Anishta Teeluck è riuscita a fare ancora di più, andando ben oltre l’oggi. E lo ha fatto a suon di record nazionali, costruiti e poi disintegrati, migliorati da lei stessa, uno dopo l’altro. Il momento, però, fa la differenza. Perché i risultati più recenti della nuotatrice con doppia cittadinanza italo-mauriziana le sono valsi la qualificazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024 con i colori dello Stato insulare africano. Qualcosa di storico, per lei e per il suo Paese.
Eppure per capire come nasce l’amore di Anishta per il nuoto bisogna spostarsi a più di 17 ore di volo da Port Louis, ben lontano dalle spiagge bianche e dall’acqua cristallina delle Mauritius. Basta raggiungere la piscina di Pioltello, una dozzina di chilometri a est di Milano. «Ho iniziato a nuotare qui, dietro casa, quando avevo cinque anni» racconta la nuotatrice 23enne. «Quasi subito il mio istruttore notò in me del potenziale, e mi consigliò il nuoto agonistico. Ho sempre nuotato in Italia, dai campionati provinciali fino agli italiani assoluti. Poi è arrivata la pandemia, e qualcosa è cambiato».