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Domani Lavoro, una piazza dove domanda e offerta si incontrano

11 novembre 2025

Domani Lavoro, una piazza dove domanda e offerta si incontrano

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Anche la Cattolica, con il Career service, era presente a Domani lavoro, la fiera dedicata al mondo del lavoro e delle risorse umane che si è tenuta a Brescia dal 6 all’8 novembre.

Organizzato da Seven Events in collaborazione con ProBrixia e Area Fiera, l'evento ha voluto offrire a aziende, enti formativi, istituzioni e candidati, un’occasione per mettere in contatto diretto domanda e offerta. In un momento storico dove la difficoltà di reperire risorse umane è diventato uno dei principali problemi delle imprese, qui hanno potuto mettere in vetrina e illustrare le figure professionali di cui hanno bisogno.

Allo stand della Cattolica erano presenti anche il Servizio orientamento e l’Ufficio master per dare informazioni sull’offerta formativa della sede.

Fra le attività messe in campo dal servizio Stage e placement i suggerimenti su come essere presenti su Linkedin, su come compilare un cv e farsi notare da ChatGPT, e altre consulenze individuali a richiesta come ad esempio accedere alle offerte di stage e lavoro pubblicate sul sito “Domani Lavoro”. L’obiettivo è stato quello di favorire ulteriormente il mix/match con le aziende presenti in Fiera.

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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All’inaugurazione di giovedì 6 ha preso la parola anche Ivana Pais, docente Sociologia economica e delegata dalla rettrice, sottolineando che «il mondo è cambiato ma noi continuiamo ancora a ragionare con schemi e valori novecenteschi. Il mercato del lavoro si è ribaltato: oggi sono quasi i lavoratori che fanno il colloquio all’impresa. Anni fa l’attenzione era tutta sulla quantità, quando si parlava di mercato del lavoro si guardava al numero di persone che lavoravano e di quelle che non lavoravano, ma stiamo ragionando con schemi completamente superati. Bisogna cambiare prospettiva e pensare alla qualità del lavoro e ai profili di competenza più che alla quantità. Ad esempio a Brescia esiste un problema serio che riguarda l’occupazione femminile. Ci sono miglioramenti ma i dati sono ancora molto bassi. C’è in generale uno schiacciamento verso il basso attraverso il quale non vengono adeguatamente riconosciuti i profili più qualificati. C’è bisogno di lavorare in questa direzione per migliorare la qualità del lavoro e benessere della persona».

Si è parlato anche di Well-being come leva strategica e non solo come misura di salute ma strettamente collegato a Visione, Missione e Sostenibilità organizzativa.

Per Alessandra Vischi, docente di Pedagogia generale e sociale «è centrale è il concetto di Diversity inteso come pluralità, che impone un cambiamento di paradigma culturale e strategico nel modo di lavorare. Mettere la persona al centro significa investire nella sua crescita integrale».


Per la ricercatrice Caterina Braga «ci troviamo di fronte alla necessità di adottare pratiche organizzative concrete per contrastare fenomeni come il Quiet quitting e il Consious quitting, creando ambienti stimolanti e un lavoro pienamente sostenibile. Gestire le risorse umane significa tenere in considerazione la pluralità, che è strettamente legata alla cultura d'impresa. Il Diversity management richiede perciò un doppio cambiamento, sia culturale che strategico, che trasformi il modo di pensare, i processi e l'agire quotidiano. È necessario cambiare il paradigma e valorizzare le peculiarità individuali».

Durante l’incontro hanno portato esempi e condiviso buone pratiche nel settore profit e non profit Vanessa Bulgari della cooperativa il Gabbiano, ente focalizzata sull'erogazione di servizi alla persona con 2000 lavoratori circa, e Anna Vernile di Siderweb, azienda di servizi, dal 2023 società benefit.

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