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Per Roberto e Davide la gara di Trading in America apre le porte della finanza

10 maggio 2022

Per Roberto e Davide la gara di Trading in America apre le porte della finanza

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Per Roberto Donvito e Davide Benetton il traguardo più importante è arrivato il 13 maggio: il Master of Science in “Mathematical Finance” negli Usa grazie al Dual Degree Program dell’Università Cattolica. Ma, nel frattempo, si sono portati a casa un altro risultato degno di nota: partecipando alla competizione di trading “Duke FinTech Trading Competition” si sono piazzati rispettivamente alla tredicesima e decima posizione in una classifica che contava più di 150 studenti provenienti da 40 università degli Stati Uniti e del mondo. Un posizionamento che ha permesso loro di sbaragliare anche la concorrenza degli altri partecipanti dell’Università di Charlotte, ottenendo il primo e il secondo posto nella gara che si è svolta dal 19 gennaio al 13 aprile di quest’anno.

La challenge consisteva in una competizione individuale di trading nel corso della quale veniva assegnato a ognuno dei partecipanti un portafoglio virtuale di un milione di dollari. La classifica è stilata in base allo “Sharpe Ratio”, un indice che indica la performance del portafoglio in rapporto alla sua volatilità. L’obiettivo è di incrementarne il valore, evitando allo stesso tempo grandi fluttuazioni.

Roberto e Davide dallo scorso agosto frequentano a Charlotte, il Master of Science in “Mathematical Finance”, il percorso didattico promosso congiuntamente dalla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative e dalla locale Università del North Carolina (UNCC). Grazie a questa esperienza hanno potuto mettere in pratica le competenze acquisite in aula ma nello stesso tempo, confrontandosi con una platea globale, hanno avuto modo di testare le proprie abilità nel campo del trading. «Sicuramente il background universitario e il tirocinio svolto nel 2019-2020 mi hanno aiutato a creare le fondamenta su come sviluppare il mio portafoglio», spiega Roberto (primo da sinistra nella foto). «Prima di investire, utilizzando fonti diverse, ho cercato di prendere in esame sia le condizioni del mercato, per capire che cosa ci si poteva aspettare dai primi mesi del 2022 in termini di rendimenti e volatilità, sia le situazioni geopolitiche che potevano influenzare l’andamento delle borse, per esempio la tensione tra Russia e Ucraina, che a gennaio non era ancora sfociata in guerra. Da lì ho effettuato un’analisi su una serie di titoli nei diversi settori e creato un portafoglio adatto per il tipo di competizione che avrei dovuto affrontare».

Davide Benetton, invece, ha analizzato le 500 azioni dell’indice S&P500 tramite Python, calcolando le performances storiche in termini di Beta e Sharpe Ratio. «Ho considerato i trend macroeconomici correnti per procedere alla creazione di un primo portafoglio. Ho prediletto azioni con un elevato Sharpe Ratio ma basso Beta, così da avere una bassa volatilità rispetto al rendimento, consapevole tuttavia che tale scelta si basava su dati passati che con probabilità non si sarebbero ripetuti in modo eguale in futuro. Tramite ottimizzazione di portafoglio ho infine allocato il capitale disponibile».

Adesso è tempo di pensare a che cosa fare dopo la laurea. Quali i sogni nel cassetto? Terminato il master negli Stati Uniti, Roberto rientrerà subito in Italia per iniziare, nella seconda metà di maggio, un tirocinio extracurriculare in ambito di consulenza aziendale in parallelo con il completamento del corso di laurea magistrale in Università Cattolica. Davide, invece, ha presentato domanda per il permesso lavorativo negli Stati Uniti, che è stato accettato, al fine di intraprendere un percorso professionale per una posizione in ambito asset management o come quantitative analyst. Insomma, l’elenco dei traguardi si allunga.

 

Un articolo di

Agostino Picicco e Katia Biondi

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