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Gemelle Virag, la nostra laurea in Cattolica come il wakeboard: un salto in avanti

11 novembre 2021

Gemelle Virag, la nostra laurea in Cattolica come il wakeboard: un salto in avanti

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Sono due alumne campionesse mondiali Alice e Chiara Virag che si sono laureate in Scienze motorie dopo aver vinto ori e trofei prestigiosi nella disciplina del Wakeboard. Un impegno doppio, quello dello studio universitario e dello sport agonistico, portato avanti con successo, in entrambi gli ambiti, grazie al programma Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica. La loro storia parla di lezioni ed esami ma anche di allenamenti e competizioni, e ora che fanno orgogliosamente parte della Community Alumni dell’Ateneo del Sacro Cuore si impegnano perché il loro sport divenga disciplina olimpica.


Alice e Chiara Virag sono gemelle. Lo sono per nascita, per lo sport - dove sono campionesse di wakeboard - e dal 30 settembre scorso anche di laurea. Entrambe infatti si sono laureate in Scienze motorie e dello sport, discutendo Alice una tesi in Teoria, tecnica e didattica del wakeboard con la professoressa Paola Vago come relatrice, mentre Chiara ha presentato una tesi in Preparazione mentale nel wakeboard, elaborata con la professoressa Daniela Villani. Negli ultimi tre anni quindi Alice e Chiara, quando non erano in giro per il mondo per gare, quando non erano sul lago di Como ad allenarsi, erano impegnate in Università Cattolica.  

«Sono stati anni indimenticabili, dove abbiamo condiviso studio e interessi con i compagni di corso e anche con tutti i nostri docenti, che sono sempre stati molto disponibili. È stato un periodo di forte crescita, perché aver potuto – da atlete - studiare come lavora il nostro corpo è stato fondamentale e bellissimo» raccontano Alice e Chiara, sottolineando come tutto il loro percorso di studio sia stato possibile grazie al programma Università e Sport: la Dual Career in Università Cattolica, promosso da Cattolicaper lo Sport, e nato per supportare l’iter accademico degli studenti-atleti di alto livello.

«L’Università è stata sempre molto disponibile e ci ha messo nelle condizioni migliori per portare avanti i nostri studi» affermano, quasi all’unisono, le gemelle Virag che infatti spiegano di aver scelto proprio la Cattolica in quanto «abbiamo sempre pensato che fosse l’università migliore per noi, organizzata in modo che chi pratica sport ad alto livello agonistico possa poter frequentare e studiare nonostante gli allenamenti intensi e gli impegni sportivi». 

Fondamentale è stato proprio il programma Dual Career a cui Chiara ed Alice sono molto grate «ci ha aiutato a organizzarci e il servizio di tutoraggio è stato molto utile per poter organizzare la nostra vita universitaria e sportiva, infatti siamo riuscite ad ottenere ottimi risultati sia dal punto di vista sportivo che universitario». Il servizio individualizzato di accompagnamento, orientamento e monitoraggio del percorso accademico costituisce il punto di forza di questo programma che la Cattolica rivolge agli studenti-atleti: ci sono dei tutor – che Alice e Chiara vogliono in particolare ringraziare di cuore - che hanno il compito di orientare lo studente, offrendo accoglienza quando si immatricola, colloqui, monitoraggio delle sessioni d'esame, verifica e valutazione del proseguimento degli studi. A tutto questo ovviamente si deve aggiungere la volontà e la tenacia del singolo studente come fanno presente le alumne Virag: «Il fatto di essere atlete ci ha portato ad avere un carattere molto determinato e per questo dovevamo riuscire a far tutto al meglio e così è stato».

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

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Un’altra grande forza per Alice è Chiara è stato senza dubbio il fatto che hanno sempre studiato insieme, per tutti gli esami: «Abbiamo trovato il nostro metodo e ha funzionato benissimo, ci aiutiamo molto e ci sproniamo a vicenda nello studio come anche nello sport». Raccontano infatti di un rapporto tra loro dove non c’è rivalità, ma un continuo e vicendevole stimolo a dare sempre il meglio, a non mollare mai. E se ripensano alla tensione “pre-esame” e all’adrenalina “pre-gara” - che tante volte si sono ritrovate ad affrontare insieme – ritengono che «sono due cose molto differenti, ma per gestire e superarle entrambe, pensiamo sia fondamentale essere estremamente concentrate e riuscire a rilassarsi e credere in se stessi».

Giunte al traguardo della loro laurea, le neodottoresse Alice e Chiara sono quindi molto soddisfatte dell’aver studiato in Cattolica, dove grazie al programma Dual Career sono riuscite a conciliare lezioni, tirocini, appelli di esami in concomitanza con competizioni internazionali e tanti allenamenti. Ma le alumne campionesse di Wakeboard sono soddisfatte anche perché «tutte le lezioni e i professori ci hanno dato qualcosa di importante, come ad esempio Paola Vago, docente di Teoria e metodologia del movimento umano, che è riuscita a farci arrivare dei concetti fondamentali, declinandoli nell’attività pratica, così che non li potremo mai dimenticare». A tutto ciò si aggiunge un forte sentimento di appartenenza, che fa la differenza nell’essere uno studente e poi un alumnus dell’Ateneo del Sacro Cuore: «La Cattolica ti fa sentire parte di qualcosa, noi in questi tre anni ci siamo sentite parte di una squadra e questo secondo noi è un valore aggiunto molto importante».

Se rivolgono il loro sguardo al futuro Chiara e Alice, oltre a continuare ad arricchire il proprio palmarès di vittorie nel wakeboard – che già conta di titoli mondiali, europei e internazionali – vorrebbero «far conoscere sempre di più la nostra disciplina nel mondo e riuscire a far comprendere quanto è importante lo sport, diventare preparatrici atletiche e passare la nostra passione ai più piccoli».

Entrambe pluricampionesse di wakeboard - uno sport acquatico nato dalla fusione dello sci nautico e dello snowboard - si sono appassionate a questa disciplina spettacolare quando erano ragazzine «avevamo una casa sul lago dove per primi i nostri fratelli più grandi si sono cimentati nel  wakeboard; quando siamo cresciute abbiamo voluto provare anche noi, ed è stato amore a prima vista, abbiamo da subito avuto un “bel piede” e poi questo sport ci faceva sentire sensazioni che nessun altro sport ci aveva mai dato, e così è iniziato tutto». Da allora le gemelle Virag con passione, impegno e duri allenamenti sono arrivate ad essere tra le prime dieci donne al mondo a disputare gare internazionali in questo sport. A undici hanno vinto gli europei per la prima volta, nella categoria Youngers mentre, nelle ultime stagioni, hanno gareggiato nella massima categoria, Open ladies. I loro prossimi traguardi sportivi sono i mondiali «e riuscire a far diventare il wakeboard una disciplina olimpica».

Grande passione sportiva da una parte, e profondo interesse per le discipline studiate del proprio corso di laurea, sono state le leve sulle quali le dottoresse campionesse Virag hanno costruito i propri successi sportivi e le proprie soddisfazioni personali. Due ambiti, quello dello sport e dello studio universitario, che sono stati portati avanti in parallelo ma anche intrecciandosi, perché sicuramente dall’impegno universitario - vale a dire da lezioni da seguire, libri da studiare, esami da preparare e sostenere - Chiara e Alice hanno acquisito una serie di competenze e soft skills, come la capacità di organizzazione e pianificazione, che hanno sicuramente rafforzato le loro forti potenzialità sportive. La riprova di tutto questo è nelle parole di Alice che, se dovesse paragonare i suoi anni di studio in largo Gemelli a una figura acrobatica del wakeboard, non potrebbe che pensare al “Raley, il cosiddetto Superman, il volare in aria, come spesso mi sono sentita in questi anni in cui ho frequentato la Cattolica» mentre Chiara non ha dubbi nell’identificare la propria esperienza universitaria nel «salto in avanti, perché la laurea in Cattolica è un prezioso e utile bagaglio che mi porterò dietro per tutta la vita».

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