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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le iniziative in Cattolica

19 novembre 2025

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le iniziative in Cattolica

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Il numero dei femminicidi è ancora troppo alto e non ci possiamo assuefare alla notizia che quasi ogni giorno appare nei titoli dei telegiornali. Non dobbiamo arrivare al caso di cronaca per renderci conto che il problema della violenza contro le donne è un fatto culturale e che riguarda la libertà garantita dall’articolo 3 della Costituzione italiana.

«Per riflettere su questo tema e per dare rilevanza alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne abbiamo organizzato – dichiara Raffaella Iafrate – delegata alle Pari opportunità, una serie di eventi ed occasioni di riflessione sul tema, proposti nelle diverse sedi del nostro Ateneo e rivolti a tutta la Comunità universitaria: studentesse e studenti, docenti e personale tecnico amministrativo. Insistiamo infatti sulla necessità di creare, approfondire e diffondere come Ateneo e in tutte le sue componenti, una cultura del rispetto della dignità di ogni persona, riconosciuta e valorizzata nella propria unicità differenziante, come condizione fondamentale per contrastare ogni forma di violenza e sopraffazione, in particolare nei confronti delle donne e delle persone che vivono in condizioni di fragilità e discriminazione».


Brescia

Martedì 25 novembre, la Commissione Pari opportunità dell’Ateneo, ha organizzato l'evento "Quello che l'amore non è", una mattinata per riflettere sulle varie forme di violenza contro le donne, in collaborazione con la Polizia di Stato. A partire dalle ore 9.30, nell’aula Polifunzionale di Via Trieste 17, verrà proiettato il cortometraggio “Oltre l’amore”, alla presenza di Francesco Renga, uno dei protagonisti del video. Dopo i saluti istituzionali della professoressa Raffaella Iafrate seguirà una riflessione sulle matrici invisibili della violenza proposta dalla professoressa Monica Amadini, e la testimonianza di Jolanda Renga, vittima di revenge porn e delle nuove forme di violenze social. Nella seconda parte della mattinata un omaggio a Franca Viola, simbolo dell’emancipazione femminile come ricorderà la professoressa Chiara Continisio e il monologo “Ammattire è una cosa faticosa”, di Maria Chiara Arrighini tratto dal libro “Oliva Denaro” di Viola Ardone.


Milano

Martedì 25 novembre, ore 14-17, auditorium Testori, la Cattolica sarà presente in Regione Lombardia a un evento organizzato dall’Assessorato alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità. In particolare, alcune studentesse e alcuni studenti del corso di “Psicologia della violenza di genere”, tenuto dal professor Luca Milani, e del ciclo di lezioni nel corso di dottorato della Alta Scuola sulla Giustizia Penale “Federico Stella”, coordinate dalla professoressa Claudia Mazzucato, hanno attivamente collaborato insieme a studentesse e studenti di altri atenei e con componenti di ANCI Giovani per la messa a punto di una carta specifica degli impegni "Generazione Rispetto: adesso tocca a noi", che verrà firmata in presenza delle autorità regionali. Questo è frutto del finanziamento del bando “Promozione di progetti e/o percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne grazie al quale è stato pubblicato il volume dal titolo "Violenza contro le donne: forme ‘visibili’ e ‘invisibili’ di un fenomeno globale. Strategie interdisciplinari di prevenzione". L'edizione digitale è scaricabile da questo link.


Piacenza

Sempre il 25 novembre, dalle 15 alle 17, in Sala Piana, la Facoltà di Economia e Giurisprudenza propone un convegno sul tema “Dal contrasto alla prevenzione della violenza di genere: i limiti della tutela penale” per approfondire la complessità di un fenomeno che continua a mostrare criticità sul piano della protezione effettiva delle vittime.

Coordinato dalla professoressa Roberta Casiraghi, docente di Diritto processuale penale, e aperto dal preside Marco Allena, l’evento porrà al centro del dibattito la recente proposta di riforma che introduce un autonomo reato di femminicidio e potenzia gli strumenti processuali a tutela delle vittime. I relatori offriranno una lettura critica delle nuove norme, evidenziando nodi ancora irrisolti e possibili ricadute sul lavoro giudiziario. Alla tavola rotonda interverranno magistrati requirenti e giudicanti, che porteranno la loro esperienza diretta su indagini, ordini di protezione e difficoltà nella gestione dei casi di violenza domestica e di genere, spesso caratterizzati da elevata vulnerabilità. Centrale anche il ruolo dei centri antiviolenza, fondamentali nell’accoglienza e nel sostegno psicologico, legale e sociale delle donne che intraprendono percorsi di uscita dalla violenza. Accanto al versante penalistico, il confronto si estenderà alla prevenzione, con un affondo su politiche educative, percorsi di sensibilizzazione e interventi di sostegno continuativo.


Roma

Lunedì 24 novembre, alle ore 10.00 al Policlinico Gemelli, si terrà l’evento dal titolo “Dalla violenza alla malattia: perché la lotta alla violenza di genere è una questione di sanità pubblica”, promosso dal Comitato Ri.Vi.Ge (Risposta alla violenza di genere) e moderato dalla dottoressa Daniela Romualdi.

Il keynote introduttivo è affidato a Simona Gaudi (ISS) dal titolo “Dalla violenza al DNA: le cicatrici invisibili della violenza di genere”. A seguire gli interventi scientifici sul tema della violenza come malattia silente della dottoressa Lucrezia Laterza e dei professori dell’Università Cattolica e della Fondazione Gemelli IRCCS Tullio Ghi, Francesco Burzotta e Giulio Maccauro. In conclusione, la tavola rotonda sul tema “Prendersi cura prima che sia troppo tardi: strategie di intervento e responsabilità istituzionali” con Letizia Lafuenti (Comitato Ri.Vi.Ge.), Francesca Scarfoglio (SOS Lei), Dalila Novelli (Assolei) e Cristina Tedeschi (WindTre).

Le conclusioni sono affidate alla direttrice Risorse umane e organizzazione della Fondazione Gemelli Roberta Galluzzi.

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Redazione

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