In occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, che si celebra lunedì 18 marzo, presso l'Auditorium "Modernissimo" di Nembro (BG) sarà presentato il libro Carovane. La tempesta del Covid e il futuro di una comunità, edito da Vita e Pensiero – la casa editrice dell’Università Cattolica - e scritto dall'allora sindaco del paese di Nembro Claudio Cancelli e dal prete don Matteo Cella, due uomini che si sono ritrovati ad affrontare e a gestire la drammatica e tragica situazione causata dalla pandemia da Covid-19.
L’opera è il racconto di come la paura, il lutto, la solitudine hanno rivelato e modellato una comunità, quella di Nembro nel febbraio del 2020, dove ognuno – con semplicità, ingegno e generosità come testimoniano i molti aneddoti riportati nel libro – ha fatto la sua parte per sopperire alla mancanza di aiuti, per soccorrere chi era in difficoltà, per creare reti di servizi. Perché, come presto imparano a dirsi l’un l’altro a Nembro, nessuno si salva da solo, nessuno vive da solo.
«Rileggere cosa è accaduto in quel tempo, capire cosa si è stati capaci di fare, non è solo un esercizio di memoria, ma un viaggio in una vicenda dolorosa che – almeno a Nembro – ha spinto molti a tirare fuori la parte migliore di loro» scrive Mario Calabresi nella prefazione del volume, sottolineando inoltre come il libro sia un vero e proprio «diario a due voci, che nel procedere delle pagine si fondono in una soltanto, in un racconto che non è dei singoli ma di una comunità». Ma è anche il racconto di due uomini - come osserva ancora Calabresi – «un sindaco e un prete, due funzioni lontane ma che sono diventate assi portanti di una resistenza feconda e generosa» che si ritrovano «su un fronte dove non avevano mai immaginato di dover stare, a gestire qualcosa di inedito, sorprendente e inimmaginabile» nel paese con la percentuale di morti da Covid più alta d’Italia: una vittima ogni 61 abitanti.