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Il rimprovero di quelli di Ninive e della regina del sud: la vostra vocazione è l’eccellenza

28 novembre 2025

Il rimprovero di quelli di Ninive e della regina del sud: la vostra vocazione è l’eccellenza

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Quelli di Ninive

Quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione …

Quelli della vita sbagliata, quelli della nobile ipocrisia delle buone maniere e dei pensieri malvagi, quelli dell’esclusione di Dio dalla vita, dal pensiero, dalle scelte personali, quelli dell’indifferenza gaudente, quelli dell’invincibile angoscia, quelli della disperazione, si alzeranno a dare testimonianza: che grazia essere stati chiamati a conversione dal profeta Giona!

Quelli di Ninive hanno qualche cosa da dire, quindi, a questa generazione: non vi lasciate toccare dalla parola che vi chiama a conversione, non la parola di un profeta maldestro e spaventato, un po’ stupido e un po’ sfortunato, come Giona, ma la parola di Gesù.

Fareste bene a convertirvi, uomini e donne suscettibili e impermeabili! I rimproveri vi offendono, i pensieri diversi da quelli di moda vi inducono a sdegno e vi convincono a rimproverare chi parla in nome di Dio. Voi di questa generazione. Fareste bene a convertirvi in umiltà e semplicità.

Fareste bene a convertirvi, uomini e donne rassegnati e disperati. Considerate le promesse come illusioni, l’appello alla speranza come una ingenuità, l’annuncio della vita eterna come una fantasia, la presenza di Dio come un enigmatico disagio.

Fareste bene a convertirvi, voi uomini e donne ambiziosi e supponenti! Voi preferite sgomitare per realizzare le vostre aspettative piuttosto che camminare insieme e avere a cuore il bene comune; voi inclini a giudizi corrosivi e a lunghi risentimenti; voi che cercate più la carriera che la generosità di trafficare i molti talenti che avete ricevuto per il bene comune.

Ecco, quelli di Ninive si alzano e gridano contro questa generazione che rifiuta l’invito di Gesù alla conversione.

Il rimprovero di quelli di Ninive è l’appello alla virtù che sceglie il bene e ne fa una regola.

Gli studenti, i docenti, il personale, gli amici dell’Università Cattolica, sono chiamati a scegliere il bene, invece che del male, alla coerenza quotidiana ai valori proclamati, iscritti nella storia e nella verità della nostra Università. Insomma, la nostra città, il mondo accademico, la nostra civiltà occidentale ha bisogno di una riforma morale per reagire al declino decretato dall’individualismo egoistico e disimpegnato.

L’Università Cattolica ha i valori, le risorse, la tradizione e la responsabilità per vivere comportamenti onesti, per formare persone capaci di assumere responsabilità per il bene del Paese, dell’Europa, del mondo e della Chiesa. Possono crescere in Università uomini e donne formati per l’impresa di rendere migliore il mondo, di contrastare il declino dell’Occidente, di promuovere la pace, di inventare una economia umanistica, di professare la fede che è la radice di speranza. Si alzano quelli di Ninive per dire, ma voi cosa vi alzate a fare, se non vi convertite.

La regina del sud

La regina del sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà.

La regina, la donna delle domande, quella alla quale non basta la sapienza del suo popolo, quella che ha domande, non curiosità, quella che cerca la conoscenza per amore della verità e non per ambizione o esibizionismo, quell’intellettuale che è più incline a imparare che a farla da maestro, quella studiosa volenterosa che non si lamenta della fatica e non teme di viaggiare per ascoltare un uomo sapiente come Salomone, quella donna di cultura che non si sorprende che tutta la vita sia piena di enigmi e non si scoraggia nella ricerca della verità.

La regina del sud ha qualcosa da dire a questa generazione.

Fate bene a cercare la verità: non solo la competenza che si rivela utile, anche la verità che mette in discussione l’utile, il profitto, l’interesse di parte.

Fate bene a studiare con rigore, costanza, libertà da pregiudizi e da inutili premure: il tempo che viene ha bisogno di persone che non si spaventano della complessità e nello stesso tempo sono in grado di praticare quella semplicità che permette di riconoscere l’essenziale.

Fareste bene a coltivare competenze di eccellenza per avere una parola autorevole da dire là dove si decidono le sorti del Paese e i destini del mondo.

Fareste bene a riconoscere in Gesù il maestro più grande di Salomone per riconoscere il principio critico che contesta ogni idolo, che mette in discussione i luoghi comuni, che offre ragioni per sperare, per credere e per amare.

Fareste bene ad essere intellettuali ed esperti che non si vergognano di pregare, di essere uniti alla Chiesa, di essere lungimiranti nell’annunciare ragioni per convocare i popoli della terra nella fraternità alla quale tutti siamo chiamati.

Insomma, una intelligenza, una competenza, una scienza che siano a servizio della pace.

È compito irrinunciabile dell’Università cattolica essere luogo di studio, di insegnamento, di visione per una riforma della cultura che la sottragga alla tirannia dell’utile. Si alzano quelli di Ninive, si alza la regina del sud e incoraggiano il nostro impegno a percorre questi camini impegnativi e attraenti, ci invitano a praticare l’eccellenza della virtù e della cultura.

Buon anno, università, il Signore benedica il tuo cammino!

L'omelia di

Mons. Mario Delpini

Mons. Mario Delpini

Arcivescovo di Milano

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