In occasione del decennale della fondazione dell’Associazione degli Ex studenti del Collegio Sant’Isidoro, sabato 11 maggio 2024, nella sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, si è svolto l’evento dal titolo “Il Collegio si racconta”.
I lavori hanno preso avvio con l’intervento di diversi ex collegiali che hanno fatto parte - in anni diversi - del Collegio Sant’Isidoro che, come noto, in origine, fu istituito nel 1955 per volere di Padre Gemelli in funzione dell’allora neonata Facoltà di Agraria, sul modello dei primi Collegi milanesi connessi all’ateneo cattolico.
Ciò che è affiorato, per il tramite di una narrazione in grado di spaziare continuamente dal particolare al corale, è una sorta di affascinante affresco di vita comunitaria e universitaria estremamente variegato per il continuo intrecciarsi e il confondersi dei vissuti personali con uno spirito collegiale - di fatto - collettivo e intergenerazionale.
A precedere gli interventi dei singoli Ex collegiali coinvolti, dopo gli indirizzi di saluto formulati, in primis, dal Presidente dell’Associazione degli Ex Studenti del Collegio Sant’Isidoro e della Residenza Gasparini, professor Alessandro Candido e, a seguire, da parte del Direttore di sede, Angelo Manfredini, nonché dell’attuale Direttrice del Sant’Isidoro, Grazia Satta, è stata poi la volta di Daniele Clarizia, Presidente dell’Associazione degli Agostini Semper, che ha svolto una profonda riflessione in chiave storica e istituzionale sulla funzione e sul modello dei Collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ideati, edificati e strutturati quali ‘comunità educanti’ per la formazione umana, spirituale e - in definitiva - totale degli universitari cattolici.
A seguire hanno preso la parola Libero Ranelli, già Direttore della sede piacentina e residente per un decennio al Collegio Sant’Isidoro (dal 2000 al 2010), e monsignor Celso Dosi, Assistente spirituale della sede piacentina dell’Università Cattolica dal 1988 al 2009, nonché direttore e assistente spirituale del Collegio dal 1991 al 2008. Entrambi hanno restituito esperienze di vita peculiari, fatte di una quotidianità letteralmente immersa nelle dinamiche collegiali e amalgamata con le speranze e le ambizioni di giovani donne e uomini in formazione, e - di riflesso - con le fatiche degli studi, con le fragilità personali dei singoli, oltre che con quella goliardia e quella spregiudicatezza proprie della migliore tradizione universitaria.
Sono poi seguite le singole testimonianze degli Ex collegiali invitati: il professor Giuseppe Bertoni, ospite del collegio negli anni ’60, che ‘per imperscrutabili bivi provvidenziali’ è giunto dalla dimensione agricola di famiglia a traguardi accademici e riconoscimenti internazionali in campo agronomico; il professor Michele Massa, giurista, capace ‘con acute e pregnanti riflessioni in materia’ di ampliare il focus del proprio intervento, partendo dai ricordi personali legati agli anni giovanili vissuti al Sant’Isidoro per legarsi al concetto di “Collegio” come soluzione alloggiativa in grado di assicurare quel diritto allo studio per i più meritevoli così come costituzionalmente sancito; Anselme Bakudila, agronomo e stimato ricercatore, in grado di far commuovere la platea raccontando del cimelio più prezioso, gelosamente custodito, della propria esperienza collegiale avvenuta a cavallo degli anni 2000, ovvero la “sveglietta analogica” prontamente reperita e donatagli dal personale del Collegio per il suo primo giorno di lezione e, in un crescendo, alle significative relazioni umane e professionali intrecciate, a cavallo di due continenti, proprio per il passaggio al Sant’Isidoro. Infine, forti di un comune percorso come membri della direzione, sono intervenuti Giulia Rugna Sapia e Luca Tornisello, giovanissimi e brillanti laureati, usciti dal collegio negli ultimi due anni, e affacciatisi al mondo professionale, rispettivamente, a Milano nel ramo della consulenza legale e a Bruxelles in Commissione Europea.
Al termine della mattinata, il cui foto-racconto è stato curato proprio da un ex collegiale, Emanuele David, si è proceduto alla distribuzione di mug in ceramica recanti il logo dell’Associazione celebrative del decennale della stessa per poi concludere la giornata con il consueto pranzo nella mensa e un piccolo tour, quasi a ritroso nel tempo, dei settori maschile e femminile della struttura, nonché delle aree comuni del Collegio.
Le riflessioni, profonde e autentiche, raccolte per merito dei partecipanti, ivi inclusi gli attuali collegiali presenti e compartecipi alle memorie di chi li ha preceduti in questa esperienza così significativa, hanno esaltato con estrema vividezza la funzione cardine del Collegio quale istituzione portante in seno alla Università Cattolica, non solo e non tanto quale utile - e talvolta imprescindibile - soluzione abitativa per i fuori sede, bensì come vera e propria fucina formativa in grado di preparare gli universitari alla vita futura, nella piena consapevolezza del rapporto indissolubile “individuo-collettività”.