
News | Parola del giorno
Il mattino di Pasqua
Sulla scena che apre i racconti della risurrezione nel Vangelo di Giovanni si susseguono diversi personaggi. Maria di Màgdala è la prima a recarsi al sepolcro.
| Bernardino Pessani
30 marzo 2021
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Vangelo di Giovanni (Gv 13,21-33.36-38)
Il turbamento di Gesù nel sapere del tradimento di Giuda e nell'assistere alle titubanze di Pietro non gli impedisce di amare fino in fondo i suoi discepoli e di accettare il suo destino, che si traduce nella totale donazione di sé per loro e per tutta l’umanità.
Infedeltà e indecisioni mostrano come, alla prova dei fatti, possa essere fragile la nostra fede e come essa possa vacillare di fronte paure e a interessi contingenti.
Gesù non condanna gli autori di queste scelte, non fa nulla per cambiare le cose, ma si preoccupa dei suoi discepoli senza rinunciare alla speranza: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi» (Gv 13,36).
Grazie a Lui il tradimento e il rinnegamento diventano il mezzo attraverso cui lo Spirito d’amore viene mandato in questo mondo, per salvarlo: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13,34).
Un articolo di
Docente di Sociologia del Turismo
Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno letti in un podcast e accompagnati da un’immagine scelta in rete.