In una giornata ricca di discussioni e approfondimenti, l’Università Cattolica ha ospitato, lo scorso 18 maggio, l’evento “Collegium delle Scuole di Specializzazione di Endocrinologia”, un incontro organizzato dalla Società Italiana di Endocrinologia della Regione Lazio e dal Prof. Alfredo Pontecorvi, direttore della Scuola di Specializzazione di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo, con la partecipazione delle quattro Scuole Romane di specializzazione in Endocrinologia, tutte riunite per discutere un tema di grande attualità: il carcinoma della tiroide.
L'evento ha preso il via con i saluti istituzionali del Prof. Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, che ha sottolineato l’importanza di questi incontri per la formazione e l’aggiornamento continuo dei medici specializzandi, sottolineando come tali eventi siano fondamentali per promuovere un confronto costruttivo tra le diverse scuole di specializzazione migliorando la qualità dell’assistenza medica.
Un momento di particolare rilievo è stata la lectio magistralis tenuta dal Prof. Padre Paolo Benanti, francescano del Terzo Ordine regolare, tra i 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite e presidente della commissione Ai per l'informazione nel del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, intitolata “AI: potenzialità e sfide in medicina”.
"Dov'è il sapiente", l'intervento di Padre Benanti a Cremona
Moderata dal Prof. Vincenzo Valentini, docente di Radioterapia all’Università Cattolica e direttore del centro di Oncologia Radioterapica, Medica e Diagnostica per Immagini dell’Ospedale Isola Tiberina-gemelli Isola, e dall’Ing. Giovanni Arcuri, Direttore ICT e Innovazione tecnologie sanitarie della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, la presentazione ha esplorato le implicazioni etiche e pratiche dell’intelligenza artificiale nel campo medico.
Padre Benanti ha saputo catturare l’attenzione dei presenti con un discorso brillante e articolato che ha messo in luce sia le potenzialità offerte dall’AI nella diagnosi e nel trattamento delle malattie, sia le sfide etiche e operative che questi sviluppi tecnologici comportano, e ha affrontato temi cruciali come l’uso dei big data per migliorare le diagnosi mediche, l’integrazione dell’AI nella pratica clinica quotidiana e le questioni etiche legate alla privacy dei pazienti e alla decisione automatizzata dei trattamenti. Il suo intervento ha stimolato un dibattito tra i partecipanti, sottolineando l'importanza di un approccio equilibrato e responsabile all'adozione delle nuove tecnologie in medicina.
La giornata è proseguita con la presentazione di cinque casi clinici, illustrati dagli specializzandi delle diverse scuole di specializzazione in endocrinologia delle principali università romane, presentati dai rispettivi tutor. Ogni presentazione è stata seguita da una sessione di intensa discussione interattiva, durante la quale i partecipanti hanno potuto confrontarsi su approcci diagnostici e terapeutici, condividendo le rispettive esperienze e conoscenze.
Un elemento di particolare importanza è stata la grande partecipazione all’evento, sia in presenza nell’Aula Barelli del Policlinico Gemelli sia da remoto, che ha permesso la partecipazione degli specializzandi di Endocrinogia dell’Università di Cagliari e Sassari, da alcuni anni integrati nella Scuola di Endocrinologia dell’Università Cattolica. Degna di nota è stata anche la partecipazione di alcuni giuristi de La Sapienza Università di Roma che hanno molto apprezzato la lettura magistrale del Padre Benanti.
Grazie a iniziative come questa, l’Università Cattolica si conferma un centro di eccellenza nella formazione medica, capace di coniugare didattica, ricerca e pratica clinica in un contesto di grande attenzione alla cura e ai valori cristiani.
L'incontro si è concluso con i ringraziamenti del Prof. Pontecorvi a tutti i partecipanti e agli organizzatori, sottolineando come il successo di questa giornata sia stato possibile grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti. La speranza è che eventi come il “Collegium” possano continuare a favorire il dialogo e l’interscambio di conoscenze tra medici e specializzandi delle diversi sedi universitarie, contribuendo a migliorare sempre di più la qualità dell’assistenza ai pazienti e della formazione specialistica.