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L'armonia della ripartenza

08 settembre 2021

L'armonia della ripartenza

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Voci e strumenti giovani e percorsi accademici diversi che trovano una loro armonia nella bellezza della musica. È difficile trovare una immagine migliore per raccontare la comunità accademica dell’Università Cattolica del concerto dello Studium musicale di Ateneo organizzato per il trentennale della Facoltà di Scienze Bancarie, finanziarie e assicurative e celebrare il centenario della Cattolica. Per l’occasione è stato scelto un direttore d’eccezione come il Maestro Beatrice Venezi, che prima dell’appuntamento di oggi ha lavorato con i ragazzi di coro e orchestra per tre giorni di prove.

«Lavorare con lei ci ha fatto fare un passo in più -racconta Matteo Lebiu, studente al secondo anno di Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo e organista dell’ensemble-. Ci ha chiesto cose interessanti, è stato un arricchimento importante ma non è stata severa. Essendo giovane è abituata a parlare con noi e sa come approcciare la nostra generazione».

«Provare con lei è stata un’esperienza più unica che rara -conferma Sebastiano Brivio, alumnus della facoltà di Economia e solista tenore del coro- perché essere diretti da lei aiuta a capire meglio i pezzi che cantiamo. Il suo stile di direzione rende più chiaro a tutti noi cosa dobbiamo trasmettere al pubblico mentre eseguiamo gli spartiti».

Il percorso verso il concerto è iniziato molto prima di questa settimana. Gli studenti che compongono lo Studium hanno lavorato tutta l’estate in modo da essere pronti per l’appuntamento che vuole anche salutare il ritorno in presenza della comunità accademica: «La musica ci ha accompagnato lungo questo anno e mezzo -sottolinea Martino Tosi, coordinatore dello Studium-. A Pasqua eravamo un insieme di quadratini su uno schermo, a Natale siamo riusciti a registrare un concerto in presenza nonostante tutte le difficoltà della zona rossa. In questi giorni ci siamo ritrovati. Abbiamo riscoperto il valore di lavorare e fare bellezza assieme».

E la scaletta è stata composta proprio scegliendo brani intensi, con timbri e toni positivi: una overture di speranza per l’inizio del nuovo anno e del nuovo secolo dell’Ateneo. «Io sono il mezzo soprano solista per il Regina Angelorum delle Litaniae Lauretanae di Mozart – racconta Viola Tausani, laureanda in triennale in Studio Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo -. Esse contengono un forte contrasto tra energia e calma in cui vedo un mix tra la serenità del futuro e la spinta energica di questa ripartenza».

Colpisce la composizione dell’ensemble: non solo letterati ma tanti economisti, giuristi. Discipline che a prima vista hanno più a che fare con numeri, logicità, calcoli. Non con l’arte. «Il mio percorso di studi è connubio perfetto tra arte e numeri -continua Viola-. L’arte è bellissima ma ha bisogno di quella strada che l’economia è in grado di dare per progredire e comunicare messaggi. Ho scelto questo percorso perché credo fortemente in questa visione unitaria delle due materie».

Un articolo di

Michele Nardi

Michele Nardi

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