Il filmato di quattro minuti proiettato sulla facciata dell’Università si apre con le lancette dell’orologio che girano veloci e segnano il tempo trascorso dal 1921 a oggi. Seguono i volti di Padre Gemelli, Armida Barelli e di coloro che hanno contribuito alla fondazione e che entrano e si dissolvono con un gioco di luci. E ancora l’aereo, simbolo della guerra, i bombardamenti, la distruzione dell’ateneo e poi la ricostruzione, mattone dopo mattone. Tutto questo con una musica possente e coinvolgente che accompagna lo scorrere delle immagini.
La tecnica del mapping, ovvero un’inquadratura 3D della facciata, ha permesso di inserire contenuti, pensieri, simboli e immagini che in modo suggestivo hanno ripercorso i 100 anni di storia dell’ateneo. Nella realizzazione del video la colonna sonora è diventata parte narrativa a cominciare dall’introduzione che cattura l’attenzione dello spettatore attraverso il sound design, fino ai movimenti degli elementi presenti in scena, soprattutto nei capitoli della guerra e della ricostruzione dove i suoni di metallo e martelli si sono fusi perfettamente nella musica in maniera armonica.
«Il video continua mostrando il logo che si staglia sulla facciata ricomponendosi graficamente in tutte le sue parti, a rappresentare le principali funzioni dell’Università: il Cristo pantocratore al centro, i due studenti ai lati, il libro aperto e il Sacro Cuore in alto - ha specificato Mario Gatti -. Poi si susseguono, con colori vivaci, quasi moderni rosoni che indicano la polifonia dell’Università. E ancora le tante parole chiave che compongono l’universo culturale e sapienziale dell’Università».
In questo avvicendarsi di forme e luci il mapping sa coniugare bene l’attrattività delle immagini con la fisicità dell’edificio, crea la giusta profondità per passare dalla facciata all’interno, mostra la torre che oscilla, il libro che si apre simboleggiando la dinamicità dell’ateneo.
«Certa della solidità delle proprie radici - ha concluso il direttore di sede -, l’Università Cattolica è, infatti, costantemente in evoluzione e proiettata verso il futuro rappresentato, nelle ultime immagini del video, dai mille volti dei suoi protagonisti: gli studenti».