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L’orgoglio dell’Ateneo per i suoi migliori studenti

25 novembre 2021

L’orgoglio dell’Ateneo per i suoi migliori studenti

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«Nonostante le mascherine, vedo nei vostri occhi la gioia per il premio che vi sta per essere consegnato e per il ritorno in Università Cattolica». La professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore vicario e presidente Alumni Cattolica, non ha nascosto la soddisfazione di poter svolgere finalmente in presenza la cerimonia che martedì 23 novembre ha conferito ai giovani più meritevoli dell’anno accademico 2020 il Premio “Agostino Gemelli”, promosso da Alumni Cattolica - Associazione Ludovico Necchi. «In questo giorno l’Ateneo esprime l’orgoglio e l’invito, valido per tutti i nostri laureati, a mantenere un rapporto forte e vivo con l’Università, perché la Cattolica c’è». Quest’anno sono stati tredici, anziché dodici, i laureati selezionati: «Abbiamo scelto di attribuire il Premio Gemelli anche a una studentessa dei corsi delle professioni sanitarie della facoltà di Medicina e chirurgia, per riconoscere il ruolo in prima linea che il personale sanitario ha avuto nella gestione della pandemia», ha spiegato la presidente di Alumni.

La manifestazione della consegna del premio dedicato al fondatore padre Agostino Gemelli, giunta alla sessantunesima edizione, si è svolta con tutte le attenzioni dovute al particolare periodo pandemico in una calorosa Aula Magna animata dal vocio brioso dei giovani vincitori e delle loro famiglie. Padre Renato Del Bono, assistente spirituale nazionale dell’Associazione Necchi e cappellano dell’Università Cattolica, nei suoi saluti istituzionali, ricordando le tre parole “ricordo, passione, conforto”, pronunciate da papa Francesco durante la celebrazione per il 60° della Facoltà di Medicina, ha invitato la platea «a non dimenticare la storia che ci ha portato qui, a nutrire passione verso il mondo e a considerare il premio un invito a mettere i propri talenti a servizio dell’umanità».

Uno stimolo in questo senso è stato dato dalle tre testimonianze di vita universitaria e professionale che, in uno scambio intergenerazionale, hanno portato alcuni laureati dell’Ateneo rispondendo alle domande dell’alumnus e giornalista del Sole 24 Ore Mauro Meazza.

Come quella di Erika Rastelli, già studentessa del collegio Marianum e vincitrice di borsa di studio dell’Istituto Toniolo, ora attiva nell’azienda di famiglia e componente del Consiglio Centrale Giovani Imprenditori di Confindustria. Il suo consiglio per chi opera nel mondo imprenditoriale? Tenere sempre presente che «il talento si sposa con l’umiltà» se si vuole riuscire nel proprio lavoro.

Un’osservazione significativa anche da parte di Bianca Sartirana, imprenditrice del settore della comunicazione quale Director & Executive Producer di Save the Cut. Dalla Cattolica, ha detto, ho imparato a «fare impresa come atto di servizio». Ha altresì ricordato le grandi amicizie nate negli anni di studio in Cattolica e… l’aver trovato marito durante il master frequentato nei chiostri di largo Gemelli.

Dal mondo imprenditoriale a quello istituzionale con l’intervento di Alessandro Neto, consigliere presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. È stata proprio la Cattolica a far scattare la passione per le tematiche internazionali. «Sono fiero per il contributo al benessere della nazione profuso nei ruoli della diplomazia», ha detto.

Vivere con passione la vita, la professione, le amicizie: questa la base comune delle loro esperienze di studio in Cattolica perché, come ha ribadito la professoressa Sciarrone Alibrandi mentre partiva il video degli Alumni “100 volti per 100 storie”, «si possono fare cose belle stando insieme».

Un articolo di

Agostino Picicco

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A ricevere il premio da Alumni Cattolica – Associazione Ludovico Necchi sono stati: Federica Tagliabue (Laurea in Giurisprudenza, Milano); Marco Busetto (Scienze politiche e sociali, Milano); Fabio Obertelli (Economia, Milano); Chiara Borgonovo (Lettere e filosofia, Milano); Chiara Battaglia (Scienze della formazione, Brescia); Laura La Placa (Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Piacenza); Salvatore Raia (Medicina e chirurgia, Roma); Erica Grange (Medicina e chirurgia, laurea in Scienze riabilitative delle professioni sanitari - Roma); Francesca Abbiati (Scienze matematiche, fisiche e naturali, Brescia); Stefano Cotticelli (Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Milano); Simone Binda (Scienze linguistiche e letterature straniere, Milano); Chiara Busi (Economia e Giurisprudenza, Piacenza); Martina Casati (Psicologia, Milano).

È stata Chiara Borgonovo ad aggiudicarsi il premio “Vita e Pensiero” per la miglior tesi di laurea: il suo elaborato “Lo sguardo Kitsch. Verso una rilettura del fenomeno nell’arte e nella cultura visuale recenti” sarà presto in ebook open access. Con lei sul palco anche la vincitrice dello scorso anno Eleonora Carraro.

Nella stessa cerimonia conferito anche il Premio di laurea “Francesco Realmonte” (dedicato al nostro docente che fu uno dei primi a ricevere il Premio Gemelli) a Maria Laura De Rosa e Giuseppe Calarco, rivolto ai laureati del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza che hanno discusso una tesi nell’ambito del Diritto civile e commerciale.

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