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Premio Agostino Gemelli, i tredici migliori laureati «capaci e meritevoli»

17 novembre 2023

Premio Agostino Gemelli, i tredici migliori laureati «capaci e meritevoli»

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Il Premio Agostino Gemelli «rispecchia esattamente l’idea che aveva il fondatore dell’Università Cattolica». Alla 63esima edizione del premio conferito da Alumni Cattolica - Associazione Necchi, il Rettore Franco Anelli sottolinea l’importanza del riconoscimento ricevuto dai migliori laureati di ogni Facoltà. Un premio istituito nel 1960 che valorizza, anno dopo anno, il merito e l’impegno. Del resto, la formula «capaci e meritevoli» negli scritti di Padre Gemelli «ricorre insistentemente». 

Il professor Anelli mette in evidenza il carattere del fondatore dell’Ateneo, «una persona selettiva» che «si rendeva conto di quello che si aspettava dagli studenti»: far fruttificare i propri talenti, «sferzare le capacità, sollecitarle, stimolarle». «Dobbiamo essere capaci di sospingere noi stessi, senza averne vergogna, ma con fiducia e convinzione nelle proprie capacità», continua il Rettore. «Bisogna avere ambizione, orgoglio, voglia di affermazione». Mettere a frutto le capacità «in modo morale e etico». 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Francesco Berlucchi

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Durante l’evento, condotto «con autorevole leggerezza» da Mauro Meazza, giornalista di Radio24 e del Sole 24 Ore, alumnus e membro del Consiglio direttivo di Alumni Università Cattolica, sono stati premiati tredici studenti laureati nel 2022. Andrea Patanè, presidente di Alumni Cattolica - Associazione Necchi, ricorda che «tra le tante iniziative della nostra associazione questa è sicuramente la più importante». Fra Renato Delbono, assistente spirituale nazionale dell’Associazione Necchi, si rivolge agli studenti «sperando che il futuro sia segnato da un patrimonio, quello che avete sperimentato attraverso i vostri docenti».

Le studentesse stravincono il derby del merito e dell’impegno con i colleghi maschi, aggiudicandosi ben otto riconoscimenti e chiudendo la partita con il golden gol della pubblicazione della tesi di Marina Messeri, laureata in Filosofia, nella collana “Strumenti” di Vita e Pensiero in formato ebook. A guidare la scelta, spiega Aurelio Mottola, direttore della casa editrice dell’Università Cattolica, il «riferimento alla storia di Vita e Pensiero» e la scelta di «studiare un gigante come Ugo di San Vittore». 


Il cuore dell’evento, però, è negli occhi emozionati dei premiati. Ognuno dei quali è invitato a scegliere un paio di parole chiave che hanno contraddistinto il percorso all’Università Cattolica.

Paola Dassisti, laureata in Giurisprudenza con Aldo Dolmetta (tesi dal titolo "La responsabilità precontrattuale della banca. Spunti critici sulla norma dell’Art. 1338 C.C."), dice di aver capito che «non si impara mai solamente per sé stessi» perché «il talento non è soltanto nostro».

Milagrosa Rancilio, laureata in Politiche per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo con Riccardo Redaelli (tesi dal titolo "Il ruolo dello Xinjiang nella Belt and Road Initiative"), parte dalla parola cuore. «Ce l’ho sempre messo, il cuore, ma la chiave per me è l’orientamento. In questi cinque anni sono sempre stata guidata, e ho concluso facendo la tutor del mio corso».

Marco Grandi, laureato in Economia e Legislazione d’impresa con Francesco D’Alessandro (tesi dal titolo "Trading Algoritmico e tutela penale del mercato"), spiega che il suo percorso universitario e professionale «è stato incentrato sul cercare nuove soluzioni», perché «sono gli errori che hanno dato senso agli sforzi per i quali ci siamo impegnati».

Marina Messeri riceve la medaglia d’argento del Premio Gemelli per la sua tesi con Paola Anna Maria Muller (dal titolo "Invisibilis Sapientiae Simulacrum Est, Decorum Creaturarum: Il ruolo della bellezza sensibile nella relazione uomo-Dio. L’Opera di Ugo di San Vittore") e non ha dubbi a scegliere la parola bellezza, «quella che ha contraddistinto i miei anni di studio e di vita all’Università Cattolica, grazie a docenti competenti ed appassionati». La seconda è rispetto, perché «qui mi è stato insegnato che il rispetto è il valore sempre necessario per affrontare ciò che sta di fronte». 

Maria Facchini, laureata in Scienze della Formazione primaria con Stefania Pagliara (tesi dal titolo "Il cielo come spazio educativo: intrecci formativi tra astronomia, mito e scienza"), sostiene che «la vera sfida è stata fare qualcosa fuori dal comune», e sceglie le parole cultura, educazione e formazione.

Marta Bisaschi, laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari con Pier Sandro Cocconcelli (tesi dal titolo "Quantification and Philogenetic Classification of Aerobic Spore Former Bacteria before and after Milking Time Hygiene Interventions"), spiega di aver studiato i metodi di riduzione della carica microbica nel latte fresco pastorizzato, per garantire una produzione di latte fresco ricco di vitamine e minerali che sia sicuro per la salute dei consumatori. Non può che scegliere la parola ricerca, Marta, perché «la scoperta e l’innovazione scientifica non si esauriscono nel mero business ma sono rilevanti per la salute pubblica». Ed è quest’ultima, infatti, la sua seconda parola chiave.

Andrea Corvaglia, laureato in Odontoiatria e Protesi dentaria con Leonardo Dassatti (tesi dal titolo "Precision medicine e nuovi target terapeutici in odontoiatria: indagine sperimentale sulla malattia parodontale nella popolazione diabetica classificata secondo nuova clusterizzazione"), ringrazia il suo «relatore e mentore» che, dice, «mi ha insegnato tantissimo sia dal punto di vista personale sia da quello umano. Grazie a lui ho capito che la vera ricchezza sono i rapporti umani che si vengono a instaurare nel percorso». 

Alessandro Guiscardi, laureato in Applied Data Science for Banking and Finance con Daniele Tessera (tesi dal titolo "Evaluating Data Bias and Fairness and Their Impacts on Machine Learning Applications"), non può essere presente nell’aula Pio XI, gremita di parenti e di amici dei migliori laureati dell’Ateneo, pronti a festeggiarli in questo momento che rappresenta anche il loro ingresso sia tra gli Alumni Cattolica – Associazione Necchi sia nella community degli Alumni Premium, potendo così giovare di importanti agevolazioni e opportunità.

Anna Laura Vento, laureata in Scienze riabilitative delle Professioni sanitarie con Patrizia Di Fazio (tesi dal titolo "Modelli di intervento riabilitativo nelle unità operative di neuroriabilitazione ad alta intensità: rilevazione delle realtà organizzative nei Centri Cod. 75 presenti su territorio nazionale"), ringrazia la professoressa Di Fazio perché «è stato proprio grazie a lei che ho deciso di intraprendere questo corso di laurea magistrale». 

Daniele Gravaghi, laureato in Economia dei Mercati e degli Intermediari finanziari con Paolo Gualtieri (tesi dal titolo "Relative Pricing e Moto Mean Reverting: possibile generare ritorni positivi nel mercato Fixed Income?") spiega di aver appreso, grazie all’Università Cattolica, il significato delle parole sacrificio e rigore. «La finanza è una scienza molto stimolante proprio per la sua componente di volatilità», ed è per questo che «un momento come quello attuale muove la mia ambizione».

Rebecca Tozzoli Clozza, laureata in Lingue, Letterature e Culture Straniere con Arturo Cattaneo (tesi dal titolo "Macbeth on film: a comparative study of Orson Welles’ and Joel Coen’s cinematic adaptatios") racconta della sua tesi su Macbeth, una storia «molto complicata, senza un finale certo». Rebecca sceglie le parole passaporto e cambiamento. «La conoscenza delle lingue straniere è il passaporto per il mondo, ed è lo strumento che ci dà quel nutrimento di cui tutti noi abbiamo bisogno, le storie». 

Alessandro Cinquetti, laureato in Giurisprudenza con Paolo Mondini (con una tesi dal titolo "Le clausole di Russian Roulette"), sceglie la parola protezione. «A metà di questo percorso, ho perso la persona che più rappresentava questa istanza di protezione, mio fratello Fede». L’altra parola di Alessandro è orizzonte, quello che si è spalancato con un passaggio a nord-ovest alla Boston University. «Un’esperienza che mi ha certamente permesso di allargare l’orizzonte».

Francesca Mosca, laureata in Psicologia clinica e Promozione della salute: Persona, Relazioni familiari e di Comunità con Giancarlo Tamanza (tesi dal titolo "Le conseguenze delle restrizioni da Covid-19 sulle persone autistiche e i loro caregivers"), racconta che grazie alla sua tesi ha potuto toccare con mano «gli effetti positivi della pandemia», che ritrova «nell’aiuto offerto dalle tecnologie alle persone autistiche e a chi si prende cura di loro». 

Tredici volti, tredici esempi tra tanti di vita e di sacrifici, di scelte e di passione, di dedizione, ambizione, orgoglio, voglia di affermazione. Quelle di Paola, Milagrosa, Marco, Marina, Maria, Marta, Andrea, Anna Laura, Alessandro, Daniele, Rebecca, Alessandro e Francesca sono certamente le storie di tredici giovani «capaci e meritevoli». Tredici alumni dell’Università Cattolica. 

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