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L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù: un cantiere di futuro

23 novembre 2022

L’Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù: un cantiere di futuro

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Mi rivolgo in particolare a tutti coloro che in università lavorano.

L’università è un luogo di lavoro.

Ci sono il Rettore, gli amministratori, i docenti, il personale: centinaia di persone che vivono di questo lavoro in università. Potrebbe essere anche una sistemazione. Potrebbe essere anche una carriera, potrebbe essere anche un servizio.

I fondatori dell’Università si sono proposti di creare l’università come luogo di formazione della classe dirigente del futuro.

Forse possiamo in qualche modo riprendere le intenzioni originarie considerando che se l’università è luogo di lavoro, il lavoro che c’è da fare è il futuro.

Custodiamo il passato come una inesauribile risorsa per il futuro, inesauribile risorsa di metafore per andare oltre la banalità, inesauribile risorsa di spunti per un senso critico, inesauribile risorsa di saggezza.


Curiamo tutte le specializzazioni che competono come strumenti per la formazione di persone che dovranno abitare il futuro e assumersi la responsabilità della loro famiglia, della loro professione, del loro Paese. Abiteranno il futuro non solo applicando quanto hanno imparato per far funzionare il sistema, ma anche per rilevare i limiti del sistema politico, economico, finanziario, sociale ecc.

Rileveranno i limiti del sistema non sono per denunciarli e trovare motivo per il loro malumore e il loro risentimento, ma per correggerlo, migliorarlo, contestarlo.

Abiteranno il futuro e lo renderanno abitabile perché hanno imparato dalla vita e dalla università che ci sono buone ragioni per fidarsi di Dio, per aver stima di se stessi e degli altri, per riconoscere la vocazione dell’umanità alla fraternità, per tenere viva una attitudine alla compassione e alla benevolenza verso coloro che sono in condizioni di maggior fragilità e povertà.

Questo è un luogo di lavoro, il nostro lavoro è il futuro, rispondiamo alla nostra vocazione.

La vocazione è comune, pertanto il cammino deve essere comune e la speranza deve essere condivisa.

Il saluto di

Mons. Mario Delpini

Mons. Mario Delpini

Presidente Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori - Arcivescovo di Milano

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