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La Cattolica, "grande cantiere di Betania" del processo sinodale

23 novembre 2022

La Cattolica, "grande cantiere di Betania" del processo sinodale

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Eccellenza Reverendissima, come da tradizione, ci ritroviamo nella Basilica di Sant’Ambrogio per aprire con la Celebrazione Eucaristica la Giornata dedicata all’Inaugurazione dell’Anno accademico 2022-2023. Le porgo i più cordiali saluti e i più vivi ringraziamenti per la sua vicinanza a nome di tutta la comunità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, qui riunita con il Magnifico Rettore Prof. Franco Anelli, il Direttore Generale, i Prorettori, i Presidi, e le rappresentanze dei professori, degli studenti, degli assistenti pastorali, del personale tecnico amministrativo. Siamo anche grati alle autorità civili e militari che assieme a tanti amici dell’Ateneo condividono questo momento di preghiera e l’Atto Accademico.

Viviamo questa giornata nella speranza che sia ormai superata l’emergenza causata dalla pandemia. Abbiamo affrontato due anni di grandi sconvolgimenti sociali che hanno toccato anche il mondo universitario e la vita del nostro Ateneo. Stiamo ritornando a vivere l’università in pienezza. Le attività sono riprese in presenza e si registra in tutte le sedi un grande fermento con un rinnovato impegno da parte di tutte le componenti della comunità accademica.

Nonostante i segni incoraggianti di ripresa siamo consapevoli che il momento resta difficile soprattutto per le diverse criticità legate ai conflitti in atto - in particolare in Ucraina nel cuore dell’Europa -, alle permanenti incertezze economiche e geopolitiche, alle conseguenze del veloce e diffuso degrado ambientale. Tutte questioni che stanno anche al centro dell’azione formativa e della missione dell’Ateneo. Sentiamo tutti la grande responsabilità di offrire alle nuove generazioni gli strumenti per divenire protagonisti di un reale e profondo cambiamento di rotta.

È un impegno che sentiamo ancora più urgente e doveroso alla luce delle celebrazioni del centenario dell’Ateneo che hanno visto il susseguirsi di tanti momenti belli e di alto profilo culturale. È ancora viva l’emozione per la giornata inaugurale dello scorso anno e risuonano in tutti noi le vibranti parole di Papa Francesco che nel suo video messaggio ci invitava a riflettere e a costruire il futuro attorno a tre parole: Fuoco, Speranza, Servizio. Ci incoraggiava ad avere «un pensiero nuovo, creativo» perché questo Ateneo - affermava - «può rappresentare un luogo privilegiato per lo sviluppo avanzato di tale elaborazione culturale» (19 dicembre 2021).

Nell’affrontare i problemi e il travaglio del nostro tempo, ci è di grande conforto la beatificazione di Armida Barelli che abbiamo vissuto assieme nel Duomo di Milano il 30 aprile scorso. Guardando alla sua testimonianza di fede e alla sua operosa intraprendenza, siamo ancora più consapevoli che nessuna impresa è impossibile e che la fiducia nel Sacro Cuore può aiutarci a fronteggiare le grandi sfide educative, culturali e sociali che interpellano oggi il nostro Ateneo.

L’essere espressione qualificata della missione educativa e culturale della Chiesa, in continuità con l’originaria intuizione di P. Agostino Gemelli e dei fondatori, inserisce a pieno titolo l’Ateneo dei cattolici italiani nel processo sinodale. Anche quello dell’Università Cattolica è, a tutti gli effetti, un grande “cantiere di Betania” che ben si colloca tra quelli proposti dalla Chiesa italiana. La positiva esperienza avviata lo scorso anno ci spinge a vivere in modo ancora più intenso l’ascolto reciproco e a sviluppare percorsi di incontro e dialogo ben oltre i confini della comunità ecclesiale.

Del resto, duemila anni di storia documentano la grande fecondità della fede, capace di plasmare il pensiero, di mettere in dialogo le diverse matrici culturali e di realizzare sempre nuove sintesi nella ricerca della verità. Di questo processo è lettore attento e interprete magistrale il Card. Gianfranco Ravasi, figlio della Diocesi Ambrosiana e, fino a poche settimane fa, stimatissimo Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Più che meritata, quindi, è la Laurea Honoris Causa che riceverà oggi dal nostro Ateneo. Nella Prolusione avremo poi modo di apprezzare ancora una volta la sua straordinaria competenza e la sua raffinata eloquenza.

Grazie, Eccellenza carissima, per la sua costante presenza e per la premura con cui segue la vita dell’Ateneo e per l’aiuto che ci offre come Arcivescovo di Milano e Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo. Da parte nostra le assicuriamo il costante ricordo nella preghiera per la sua persona e per il suo ministero.

Il saluto di

Mons. Claudio Giuliodori

Mons. Claudio Giuliodori

Assistente Ecclesiastico Generale - Università Cattolica

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