Paola Ronchi ha parlato agli studenti a nome dei sei tutor di tirocinio (oltre a lei, Giorgio Adriano, Michele Conchieri, Mauro Padovani, Delia Sarabelli, Gianbattista Treccani). «Una festa che celebra il piacere, la fatica e l'importanza del lavoro pensato e realizzato insieme. Le attività svolte sono una palestra in vista delle vostre professioni future».
Contestualmente al primo piano del piano del campus di via Garzetta sono stati esposti i lavori degli studenti del III anno, esito del laboratorio “Educazione alla lettura degli albi illustrati e sensoriali", pensata per valorizzare il lavoro svolto dagli studenti, dar luce alle competenze acquisite.
Cuore e conclusione della giornata è stato il rituale di passaggio grazie al quale ogni studente del III anno ha donato una scatola ad un collega del II anno, accompagnato da un messaggio che ne spiega il significato.
«Come i nostri colleghi prima di noi, oggi vi lasciamo il testimone, consapevoli che le innumerevoli esperienze che abbiamo vissuto ci hanno cambiato. In questo percorso siamo cresciuti professionalmente e a livello di competenze ma soprattutto personalmente. I vostri tutor, com’è stato per noi, vi accompagneranno in questo cammino. Vi doniamo una scatola contenente qualcosa che ha reso significativo il senso del nostro viaggio, qualcosa per affrontare gli esami, per affrontare il tirocinio, una coccola, un consiglio ed un augurio. Con questo gesto vi auguriamo di vivere un percorso arricchente e di mettere il cuore in qualunque cosa facciate, di esprimere voi stessi attraverso l’arte del dono perché la generosità di un sorriso, una parola, uno sguardo aiuta a creare legami e relazioni che fortificano la speranza in un mondo migliore. Siate protagonisti del vostro viaggio, consapevoli che potete fare la differenza. Siate una ginestra nel deserto: non scoraggiatevi davanti alle difficoltà bensì abbiate il coraggio di emergere e di sprigionare bellezza anche in condizioni di avversità. In bocca al lupo a tutti!»