È con grande gioia che condividiamo i momenti toccanti e ispiratori della reunion dei laureati in Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore dell’anno 2003 che abbiamo vissuto nel campus di Roma lo scorso 7 ottobre, un’occasione speciale iniziata con la celebrazione dell'Eucaristia, momento di profonda gratitudine per i 20 anni di impegno e dedizione alla professione medica.
Il nostro pomeriggio è stato caratterizzato da gioia, ricordo, amicizia e ringraziamento per questa comunità che tanto ci ha dato negli anni di studio e che continua a darci tanto anche in queste giornate di rinnovato incontro grazie alla community degli Alumni dell’Università Cattolica.
Ci ha aperto il cuore Chiara Miggiano con le sue parole chiave: accoglienza, partecipazione, appartenenza. Ha sottolineato quanto sia importante riconoscere le cose belle e festeggiarle. Questo spirito di gratitudine e gioia ha permeato l'intera reunion.
Sara Ennas, Carmen Chillà e Valerio Vellone hanno condiviso insieme un messaggio potente. Esprimendo profonda gratitudine per aver studiato presso l'Università Cattolica, hanno sottolineato che "l'università è sempre casa nostra", per l'importanza di ritornare alle radici e alle lezioni fondamentali ricevute e di mantenere l'umiltà nell'apprendimento continuo. Questi sono insegnamenti preziosi da trasmettere alle nuove generazioni. La medicina dona tanto a noi e il nostro impegno è restituire, nella cura dei pazienti, ogni giorno, quanto questa ci abbia donato. Essere stati studenti dell’Università Cattolica rimane, in qualsiasi contesto lavorativo, un impegno quotidiano per l’eccellenza.
Giorgio Treglia e Francesca Faustini hanno raccontato le loro esperienze all'estero, enfatizzando l'importanza degli scambi culturali e della ricerca medica. La loro testimonianza ha ispirato tutti a promuovere la collaborazione internazionale e l'innovazione nella medicina.
Henri Nitiema, padre camilliano, ha raccontato la sua incredibile storia dopo la laurea. Tornato in Burkina Faso, ha scelto di dedicarsi al servizio medico in un ospedale di provincia. Il duro lavoro, ma al tempo stesso eccellente, degli ospedali africani nei piccoli centri ha toccato ancora più profondamente il suo cuore: Henri ha avuto l'opportunità di confrontarsi con molti colleghi italiani, contribuendo a creare un ponte tra due mondi medici diversi. Tuttavia, la situazione politica instabile del Paese ha limitato gli scambi culturali, mettendo alla prova la sua dedizione. Dopo un periodo in cui ha diretto la sua comunità, Henri ha deciso di tornare a studiare, specializzandosi in chirurgia e iniziando a prestare servizio in un grande ospedale di città.
La commozione, lo stupore e i ricordi – che tornare in università hanno rievocato – hanno permeato le parole di Henri che ha chiuso il suo intervento con un appello sincero, invitando tutti i presenti a mantenere i rapporti e a creare collaborazioni per aiutare la sanità del suo Paese.
L'intervento di Henri è stato un richiamo potente alla missione umanitaria e al servizio nella professione medica. Ha dimostrato come l'Università Cattolica abbia formato professionisti medici con sincera compassione e dedizione per i più bisognosi. La sua testimonianza ha ispirato tutti a continuare a lavorare per migliorare la salute globale e a mantenere viva la fiamma dell'umanità nella medicina.
Maria Rosaria Vinci ha condiviso un ricordo commovente, mostrando un video goliardico che risale ai primi anni della nostra Facoltà. Questo video rievocava le divertenti ‘elezioni papali’ inscenate da parte dei primi iscritti dell'anno 1961. Nel video, il cardinale eletto, annunciato da un Professor Gennaro Nuzzo “camerlengo”, è "Papa Ciccium I", il compianto Professor Francesco Vinci, papà proprio di Maria Rosaria, un docente che ha ispirato numerose generazioni di medici, molti dei quali presenti alla reunion. Questo momento è stato molto commovente perché ha permesso di vedere i professori in una luce diversa, più vicina alla nostra. Inoltre, ha sottolineato come essi rappresentino la memoria storica delle origini dell'Università, una tradizione che non deve essere persa.
Il Professor Gennaro Nuzzo ha riflettuto sulla responsabilità dei professori di essere sempre modelli per i propri studenti continuando a raccomandare ai professionisti che aveva di fronte, la parte centrale del nostro lavoro di medici, ovvero l'importanza di mettere il paziente al centro. L’intervento è stato condiviso con i professori Giovanni Neri, Giuseppe Leone e Piergiorgio Falappa, anch’essi primi iscritti della Facoltà, sottolineando quanto gli studenti abbiano insegnato loro nel corso della loro carriera professionale e la necessità di rinvigorire il senso di appartenenza non solo attraverso incontri “orizzontali” tra gli anni di laurea, ma anche “verticali” tra altri laureati e professori.
Pietro Ferraro ha chiuso l'evento con una citazione poetica di Karol Wojtyla, augurando a tutti di essere "l'eterno sismografo di realtà invisibili."
Concludendo questo viaggio nei 20 anni di laurea in Medicina all'Università Cattolica di questi meravigliosi ed empatici professionisti non posso fare a meno di condividere la mia personale esperienza. Questo evento speciale mi ha permesso di incontrare tanti amici, di ristabilire collegamenti con coloro con cui ho condiviso tante sfide e successi durante il nostro percorso universitario. È stato come fare una "reunion nella reunion." In particolare, ho avuto il piacere di incontrare tutte le vice direttrici del Collegio San Luca-Barelli, con le quali ho lavorato e condiviso tante esperienze preziose. È stato un momento di gioia e riscoperta delle connessioni che abbiamo creato nel corso degli anni.
Vogliamo ringraziare gli organizzatori dell’evento Vincenzo Camisa, Maria Rosaria Vinci, Chiara Miggiano, Marta Marino, Pietro Ferraro per aver condiviso con la famiglia dell’Associazione Ludovico Necchi e di Alumni Cattolica questo importante momento: il loro entusiasmo è stato il motore che ha guidato questo incontro fin dalle fasi iniziali di preparazione. Grazie a queste iniziative, abbiamo l'opportunità di riunirci, condividere storie e ispirarci a continuare a crescere come professionisti.
Questa riunione è stata un'occasione per celebrare il nostro passato, rafforzare legami e guardare con entusiasmo al futuro di questi straordinari professionisti medici. Continueremo a lavorare insieme per promuovere l'eccellenza nella medicina, nel nome dell’Università Cattolica, e per contribuire al benessere della comunità, nel segno del forte legame tra laureati e professori.