Una festa forse inattesa ma che alla fine è arrivata, dopo tante lezioni a distanza e per molti anche una proclamazione davanti allo schermo del pc. Sorrisi, abbracci e tanti selfie in toga e tocco da mandare sui social per condividere con amici e parenti questo momento che ha chiuso in pompa magna il loro percorso universitario. Erano in più di cinquecento i laureati magistrali del periodo luglio 2019 ad aprile 2022, che hanno risposto all’invito di tornare in Cattolica per festeggiare insieme e lanciare il tocco nel cuore della città di Brescia davanti agli sguardi stupiti dei passanti.
Dopo il corteo per le vie del centro, l’ingresso nel Teatro Grande dove ad attenderli c’erano numerose autorità. La prorettrice e presidente dell'Associazione Ludovico Necchi, l'associazione degli alumni della Cattolica, Antonella Sciarrone Alibrandi ha ricordato loro che «l'università non è solo un luogo dove si imparano nozioni, ma che insegna a vivere, a leggere la realtà e fornisce gli strumenti necessari nel lavoro. E molti di loro sono già in questo mondo, neolaureati che ora sono insegnanti, ricercatori, impiegati e psicologi».
Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha sottolineato che «L'Università non è solo acquisizione di competenze, bensì forma a comprendere e affrontare i cambiamenti della storia. Oggi con i diritti umani e i precetti che consideravamo inalienabili, picconati da questa fase regressiva della storia, servono uomini e donne in grado di un peso e un valore alle cose». E la sede di Brescia dal 1965 ne ha già laureati più di 23 mila come ha ricordato il professor Mario Taccolini.