Diciotto “Tesi” per progettare un futuro bello, sostenibile, inclusivo per Milano. È un vero e proprio manifesto per la città quello presentato giovedì 9 giugno da Triennale Milano e Università Cattolica insieme ai #MilanoNEBPartners – Politecnico di Milano, MEET, Fondazione Italia Sociale, Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco – durante l’evento “Le Tesi di Milano. Performance di musica, luce e parole”, in occasione del festival New European Bauhaus e durante la Milano Design Week.
In gioco un ambizioso obiettivo: ripensare e rendere più vivibili gli spazi urbani grazie alle proposte di esperti, scienziati, artisti, architetti e cittadini. L’iniziativa, che si è tenuta in Triennale, è uno dei side event del festival New European Bauhaus promosso dal 9 al 12 giugno 2022 dalla Commissione Europea a Bruxelles e in tutta Europa. Un suggestivo incontro arricchito dall’esibizione con un’Arpa di luce dell’artista Pietro Pirelli e dalla declamazione in versi delle Tesi di Milano da parte dell’attrice Maria Villani.
Innovazione, salvaguardia ambientale, nuove generazioni: è il fil rouge che unisce le Tesi di Milano ideate dai sei partner milanesi che hanno accettato la sfida lanciata nel 2020 dalla presidente Ursula von der Leyen per immaginare e costruire nuovi modi di vivere nel post-pandemia fondati sui tre principi di riferimento: estetica, inclusività, sostenibilità.
«I partner che hanno lavorato assieme a questo progetto vogliono ricordare a Bruxelles che Milano c’è e sa fare tante cose. La città vuole essere protagonista della rinascita europea post pandemica», ha dichiarato Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano e coordinatore del progetto per Triennale. «Un movimento culturale non può nascere da un’istituzione pubblica - ha sottolineato Massimo Gaudina, capo della rappresentanza della Commissione Europea a Milano -. Esso può nascere solo dal basso grazie alle idee di architetti, creativi, ingegneri e artisti che operano quotidianamente in questo campo. Ecco perché l’Unione Europea vuole sostenere i loro progetti. L’obiettivo è unire le forze per dare vita a spazi belli, sostenibili, inclusivi che plasmino i nostri futuri». Secondo Federica Olivares, coordinatrice del progetto dell’Università Cattolica #NEBBuildsCommunityAesthetics e direttrice dell’International Program and Master in Public and Cultural Diplomacy dell’Ateneo: «Oggi l’Unione Europea ha una frontiera fisica da difendere ma deve proteggere anche i suoi valori costitutivi come lo stato di diritto, le pratiche democratiche e i diritti umani. La nostra Unione la difendiamo ogni giorno con progetti di luce e di speranza come questo».