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Le Tesi di Milano per un futuro bello, sostenibile e inclusivo

01 giugno 2022

Le Tesi di Milano per un futuro bello, sostenibile e inclusivo

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Inclusivo, sostenibile e bello. Ecco il futuro che New European Bauhaus immagina per le nostre città. L’Università Cattolica è partner della grande iniziativa culturale voluta dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen per immaginare e costruire nuovi modi e spazi di vivere costruiti su questi tre pilastri. Dal 9 al 12 giugno si svolgerà a Bruxelles e in tutta Europa, il New European Bauhaus Festival. In tale contesto, Università Cattolica insieme a Triennale Milano e in collaborazione con Politecnico di Milano, MEET Digital Culture Center, Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, Fondazione Italia Sociale, ha organizzato giovedì 9 giugno alle ore 14.30, nella settimana della Design Week, “Le Tesi di Milano”, una performance di musica, luci e parole con la partecipazione dell’artista Pietro Pirelli e la “sua” Arpa di Luce. I #MilanoNEBPartners presenteranno le proprie Tesi, sintesi dei singoli progetti legati al New European Bauhaus, per un futuro bello, inclusivo e sostenibile delle nostre città.

SCOPRI IL PROGETTO

Questa occasione di incontro e scambio segue i momenti di approfondimento attorno ai tre pilastri di NEB organizzati dalla Cattolica nei mesi scorsi nell’ambito del suo progetto #NEBBuildsCommunityAesthetics. Il progetto dell’Ateneo è coordinato da Federica Olivares, Director International Program and Master in Public and Cultural Diplomacy, e da Gabrio Forti, Director Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP) e intende costruire una “estetica di comunità” per rendere bello e fecondo l’incontro tra le diverse anime che compongono l’identità delle città. Le tre Multipolar Conversations si sono concentrate sul ruolo che cultura e arte hanno avuto o possono avere per creare ambienti in grado di ospitare e rendere possibile e bello l’incontro tra le diverse anime urbane, rendendo riconoscibili “Community Aesthetics”.

La prima Multipolar Conversation si è svolta nel campus milanese della Cattolica ed è stata curata dal professor Ruggero Eugeni e dal Gruppo Migrations-Mediations dell’Ateneo. Si intitolava “Building inclusion through the experience of beauty” e ha messo assieme docenti, esperti internazionali e artisti per approfondire il ruolo che teatro, performance e nuovi mezzi di comunicazione possono giocare nella costruzione di nuovi spazi pubblici multiculturali e inclusivi.

LE ARTI COME STRUMENTO PER LA NUOVA BELLEZZA COSMOPOLITA

Nella seconda conversazione, intitolata "Building a multi-ethnic climate-neutral society" e ospitata dal campus di Brescia dell’Ateneo e condotta dalla docente di Sociologia dell’ambiente e del territorio Ilaria Beretta, il focus si è spostato sul rapporto tra comunità e Green Deal. Le quattro esperienze portate dalle culture di Brasile, Senegal, Romania e Palestina suggeriscono percorsi per rendere la nostra società contemporaneamente multietnica e carbon-neutral.

ECONOMIA CIRCOLARE TRA INNOVAZIONE E TRADIZIONE

Il titolo della terza conversazione multidisciplinare era "The Art of the Encounter: Building a Beauty that Builds an Inclusive and Just Environment" e il rapporto tra bellezza e giustizia, un campo delle attività umane raramente collegato alla sfera estetica. Nella suggestiva Sala Fontana del Museo del 900 di Milano la docente di Diritto Penale Claudia Mazzucato ha dialogato con artisti e giuristi dimostrando che nelle aule di tribunale e nelle carceri c’è spazio, e soprattutto bisogno, di Bellezza. E il mezzo migliore per portarla in questi spazi è la giustizia riparativa.

IMMAGINARE UNA NUOVA GIUSTIZIA ATTRAVERSO L'ARTE

Ma oltre che immaginare una “estetica di comunità” essa va mostrata dove già esiste. Per questo motivo sono stati realizzati due video che raccolgono case histories su Milano e Brescia. Il primo si intitola “City of Milano: Building Community Aesthetics through Inclusive Beauty”, curato dalle docenti Elena Di Raddo e Bianca Trevisan. Il secondo si intitola “A Youth co-creation in a multi-ethnic neighborhood: against Brescia’s river pollution”, curato dai docenti Ilaria Beretta e Antonio Molinari.

Il NEB Festival proseguirà con due eventi curati dal Gruppo Migrations-Mediations in collaborazione con il Museo delle Culture e Milano Città Mondo che si terranno sabato 11 e domenica 12 giugno presso lo spazio delle Culture “Khaled al Asaad” del MUDEC.

 

Un articolo di

Michele Nardi

Michele Nardi

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